Calcio

Violenza donne: Figc,calciatrici in campo a sostegno vittime

Campagna con scarpette rosse. Gravina: crimine orribile

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Le calciatrici scendono simbolicamente in campo con le scarpette rosse: la Figc con la sua divisione calcio femminile e col dipartimento calcio femminile della Lega Dilettanti lancia oggi, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una campagna di comunicazione attraverso i profili social e sui quotidiani per sostenere il numero 1522, attivato dalla Dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri per contrastare il fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.
    L'iniziativa, alla quale hanno aderito i club di Serie A, B e C, si svilupperà attraverso una serie di grafiche che con i numeri di maglia delle calciatrici delle 12 società del massimo campionato daranno visibilità e risalto al numero antiviolenza '1522'. Oggi, in occasione del Consiglio Federale, la Sala 'Paolo Rossi' presso la sede della Figc è stata allestita con una serie di pannelli dedicati alla campagna.
    Inoltre i club di Serie C, domenica 28 novembre, saranno chiamati a testimoniare la loro adesione con il tratto distintivo della ricorrenza: un segno di colore rosso sul viso.
    Anche la Nazionale Femminile, n ritiro a Coverciano, sosterrà la campagna con un video che sarà pubblicato sui profili social delle Azzurre. Infine un omaggio alle scarpette rosse, simbolo della lotta al femminicidio, nella grafica promossa dalla Figc e dai suoi partner sui quotidiani sportivi oggi.
    "La violenza contro le donne è un crimine orribile - ha dichiarato il presidente Figc, Gabriele Gravina - l'intero mondo del calcio, con la Figc in primis, aderisce a diverse forme di testimonianza per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema così doloroso".
    "C'è da realizzare - aggiunge Giancarlo Abete, commissario straordinario Lnd - una svolta dal punto di vista culturale e il calcio femminile, con la sua vocazione alla tutela dei diritti delle donne, può giocare un ruolo di primo piano in questa partita".
    "E' giusto che oggi le nostre ragazze - conclude Ludovica Mantovani, presidente della divisione calcio femminile - escano da ogni tipo di competizione sportiva per veicolare un messaggio chiaro di responsabilità sociale". (ANSA).
   

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