Calcio

Thuram, mondiale vinto fece riflettere la Francia sul razzismo

Stoccata a Pelè: "Non ha mai detto molto contro il razzismo"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 07 OTT - Lilian Thuram ha portato al Festival dello sport di Trento la sua riflessione sulle vittorie calcistiche e la testimonianza nella lotta al razzismo.
    Rispondendo alle domande di Massimo Arcidiacono dal palco del Teatro sociale l'ex calciatore di Parma e Juve, campione del mondo e d'Europa con la Francia multietnica, ha ricordato i momenti salienti della sua carriera: "Una cosa incredibile. Dopo la vittoria è uscita questa tematica, che eravamo una squadra Black-Blanc-Beur, di tutti i colori. Per me era, nato in Guadalupa, cresciuto in Francia dove c'è una grande diversità di origini, era una cosa evidente. Perché aspettare di vincere un mondiale per accettare una cosa che è lì e non vuoi vedere? Così il mio Paese ha dovuto riflettere su razzismo, una cosa positiva che ha permesso alla Francia di crescere".
    Thuram ha lanciato un invito alla solidarietà senza confini e differenze di origini. Uno sguardo in cui non ha risparmiato una stoccata a miti del calcio, come Pelè ("Non ha mai detto molto contro il razzismo, quando sei a certi livelli devi prendere la parola per aiutare chi è in difficoltà", ha detto), mentre ha elogiato Maradona ("Ha sempre detto no al potere") e Messi, che "rimarrà uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi". (ANSA).
   

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