Calcio

Calcio: Caputo,'serve decisione, nel bene o nel male'

Attaccante Sassuolo: vogliamo tornare a giocare in sicurezza

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 MAG - "La voglia di tornare in campo e' tantissima. Per noi è comunque un lavoro e vogliamo tornare a farlo, con la sicurezza giusta perché non vogliamo andare allo sbaraglio. Ora però bisogna fare chiarezza: non si può restare in attesa, occorre prendere una decisione nel bene o nel male".
    Lo ha detto, a Radio Sportiva, Francesco Caputo, attaccante del Sassuolo autore di un gol nell'ultima partita giocata in serie A prima dello stop per l'emergenza Coronavirus, con tanto di cartello esposto a favore di tv 'state a casa, andra' tutto bene'- Rakitic si e' detto pronto anche a correre il rischio del contagio, pur di restituire ai tifosi la gioia del calcio.
    "Capisco quando dice che noi calciatori siamo un trasporto positivo per la gente, può essere un segnale. Noi vogliamo giocare, la Lega vuole giocare - ha detto Caputo - Ora la palla passa al Governo. Il mio messaggio 'Andrà tutto bene, restate a casa'? È stato spontaneo, semplice, spero sia passato in un momento di difficoltà per tutta l'Italia. Un altro messaggio? Tornare a giocare, con le dovute sicurezze" L'idea comune, ha detto l'attaccante del Sassuolo "è ripartire:ci manca odore dello spogliatoio, dell'erba, della palla, il contatto con i compagni. Sicuramente un po' di rammarico per lo stop c'è, a livello di squadra ci eravamo rimessi bene in carreggiata e c'erano entusiasmo e voglia di stupire. Per chi fa questo lavoro è impossibile stare fermi, seguiamo programmi e alimentazione per restare il più possibile in forma. Non è come stare sul campo, ma in tre settimane con i giusti metodi si può ripartire tranquillamente".
    Caputo si e' detto orgoglioso di "esser stato nominato dal ct azzurro Roberto Mancini", e ha parlato dei rischi per le serie minori. "Lo stop dei campionati sarebbe un crollo generale del sistema, tra B, C e D in tante rischiano di non iscriversi, ci sarebbero tanti calciatori e tanti lavoratori a spasso, ecco perché secondo me riprendere anche tardi sarebbe la salvezza per tutti. Anche noi possiamo aiutare le categorie" (ANSA).
   

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