Calcio

Presidente Colombia, giocare con mascherina? no,grazie

Club vogliono far ripartire campionato, ma Duque boccia proposta

Redazione Ansa

Il Presidente della Colombia Iván Duque ha nuovamente respinto la possibilità di riavviare il campionato di calcio professionistico nel Paese nonostante la richiesta delle squadre di giocare a porte chiuse e secondo un protocollo di sicurezza presentato all'esecutivo. "Sarebbe irresponsabile da parte mia dire che ripartiremo col calcio a porte chiuse - ha spiegato Duque -, quando oggi non ci sono le condizioni. E non ho visto un primo campionato che abbia detto che la salute dei giocatori è completamente garantita".

Poco prima, il ministro dello Sport, Ernesto Lucena, aveva aperto uno spiraglio dicendo che il calcio potrebbe ripartire a luglio o agosto, seguendo il protocollo di biosicurezza da attuare per farriprendere il campionato, senza pubblico. Già una settimana fa il Presidente Duque aveva negato qualsiasi possibilità di riavviare il campionato di calcio, sottolineando che non sono consentiti nel Paese spettacoli ed eventi di massa a causa del coronavirus. Il Presidente ha inoltre spiegato che "il calcio è un'attività altamente rischiosa per la salute degli atleti".

Duque ha quindi ribadito ieri che "è molto difficile" garantire che tutte le persone che fanno parte delle squadre e della logistica del torneo non vengano contagiate dalla malattia. "Non esiste un protocollo funzionale per il calcio, nessuno può giocare a calcio con le mascherine", ha risposto Duque in merito a una proposta di protocollo sanitario della División Mayor del Fútbol (Dimayor), entità incaricata di gestire i tornei professionistici di calcio in Colombia. I 36 team di prima e seconda divisione del Paese sono stati colpiti economicamente da quando i campionati si sono fermati a causa della pandemia, e chiedono decisioni che consentano loro di uscire dalla crisi in cui si trovano.
   

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