Calcio

Coronavirus, slittata la riunione Lega-Aic sugli stipendi dei calciatori

Gravina (Figc) insiste: 'La priorità è terminare i campionati'

Redazione Ansa

E' slittato ai prossimi giorni l'appuntamento fra la Lega di Serie A e l'Assocalciatori per discutere degli stipendi dei calciatori alla luce della crisi generata dall'emergenza coronavirus. La Lega era intenzionata a presentare un piano collettivo di sospensione dei pagamenti.

Secondo quanto filtra dalla Lega, la conference call che era in programma ieri alle 19 è saltata perché altre riunioni precedenti di entrambe le parti sono durate più del previsto. Sei ore sono durate quelle del direttivo dell'Aic e quella dei rappresentanti delle squadre di Serie A. Nella seconda riunione è emerso anche che le situazioni delle varie società di A (alcune a corto di liquidità) sono troppo diverse per una soluzione collettiva. Meglio, pensano i giocatori, trattative club per club, con l'assistenza legale dell'Aic. E intanto lanciano un fondo assistenziale per le categorie più in difficoltà, dilettanti, donne e i professionisti con i redditi più bassi.

Ogni ragionamento sui tagli sarà legato agli scenari. Pensare di ricominciare a metà maggio è ancora prematuro. I possibili incastri di calendari saranno affrontati anche nella videoconferenza convocata per oggi dall'Uefa con le 55 Federazioni affiliate. Comunque, per l'Aic la ripresa dell'attività dovrà essere subordinata ad "un approfondito controllo medico, rispettando tutte le indicazioni dei medici e della Fmsi".

Il presidente della Figc Gabriele Gravina, intamto, insiste: "La priorità è terminare i campionati entro l'estate, senza compromettere la stagione 2020/'21. Non possiamo permetterci un'estate piena di contenziosi sul profilo procedurale e legale. Il ministro Spadafora ha detto che proporrà il blocco delle attività sportive fino alla fine di aprile, compresi gli allenamenti, ma io aspetterei la decisione del Consiglio dei ministri".

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