Calcio

Totti, Roma sosterrà sempre Di Francesco

'Come società crediamo fortemente in lui, e' punto fermo'

Redazione Ansa

 Tutti con Di Francesco, parola di Totti. L'ex capitano della Roma, a Montecarlo per partecipare al Gala dei Laureus Sport Awards, conferma la fiducia del club nell'allenatore abruzzese, finito nel mirino della critica dopo il doppio ko con Shakhtar Donetsk e Milan. "Credo nel mister, gli siamo vicini in tutto e per tutto e cercherà di risollevare questa squadra - le parole del dirigente giallorosso a Sky Sport -. Venivamo da tre vittorie in campionato, c'è stato un piccolo passo falso in Champions League e poi una sconfitta brutta col Milan. Non è una cosa proprio così critica, però purtroppo adesso si parla di questo e cercheremo di cambiare rotta. In società stiamo vicini all'allenatore, crediamo fortemente in lui e lo sosterremo fino alla fine, è un punto fermo della nostra società". Insomma, i conti si faranno al termine del campionato, con Pallotta e Monchi impegnati in queste ore a Boston per programmare le prossime mosse. Il ds, sottolinea Totti, è volato dal presidente "per parlare di altro, non di Di Francesco per il quale nutriamo tutti grande fiducia. Le voci di crisi non ci interessano: società, squadra e allenatore sono uniti. Sono sicuro che ci risolleveremo e faremo un grande finale di stagione".

Per riuscirci, tuttavia, la Roma ha bisogno di ritrovare con continuità la via della rete. "Il gol arriverà, abbiamo giocatori che hanno le capacità per farne tantissimi, quindi cercheremo il prima possibile di risolvere questo problemino che c'è stato ultimamente - spiega l'ex numero 10 -. Roma è una piazza particolare, ambiziosa, che cerca sempre e vuole il massimo da tutti i giocatori, perciò adesso sta a loro tirare fuori qualsiasi cosa che hanno dentro e fare le cose più semplici possibili, perché facendo le cose semplici riesci a ribaltare le situazioni più complicate". Situazione che Totti continuerà comunque ad osservare vestendo i panni del dirigente: "Allenare la Roma se servisse? No, no, no, ho altre cose da fare. E poi ho parlato con Gattuso domenica e mi ha detto, 'lascia perdere di fare l'allenatore...'". Chi invece sembra non voler lasciar perdere di fare il portiere è Buffon. "La decisione se continuare spetta a lui, se se la sente è giusto che lo faccia, un giocatore del suo calibro... Il problema è che in Italia a 37 anni non servi più. Fai due parate e ti applaudono, fai un errore e si comincia a dire 'ha 40 anni, perché non smette..." confessa Totti, che sulla lotta scudetto tra Juventus e Napoli ammette: "Preferisco lo vinca il Napoli, se lo rivince la Juve è monotona. Una volta ogni 20 anni ci può stare che lo vinca qualcun altro".

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