Calcio

Hackathon del calcio a Trento

Oltre 150 hackers da tutto il mondo per il calcio del futuro

Redazione Ansa

Prende il via a Trento il primo Hackathon del calcio italiano. La maratona dell'innovazione, il 14 e 15 ottobre presso la Facoltà di Lettere, ha inizio con l'incontro tra l'assessore provinciale allo sport, Tiziano Mellarini, e i 150 hackers provenienti da tutto il mondo per elaborare nuove soluzioni per il calcio e sfidarsi per aggiudicarsi il premio finale.
    L'obiettivo della manifestazione, organizzata dalla Federazione Italiana Gioco Calcio assieme all'Università di Trento e Trentino Sviluppo, e promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, è definire progetti di business, prototipi di soluzioni tecnologiche o applicazioni specificamente legate al calcio. Due i filoni individuati dalla FIGC e sui quali si concentrano i partecipanti: la valorizzazione del rapporto tra la Federazione e gli oltre 1,3 milioni di tesserati e la match analysis, cioè le modalità di analisi dei big data nel mondo del calcio. Quello di Trento, è il primo Hackathon sul calcio a livello globale.

Tavecchio: 'Obiettivo rinnovare' - Obiettivo: rinnovare il calcio. A formulare l'auspicio è il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, nel presentare l'Hackathon del calcio che prende il via oggi a Trento. Oltre le 400 richieste di partecipazione e 150 iscritti da tutto il mondo si metteranno al lavoro per la 24 no-stop che ha come fine quello di sviluppare "l'idea giusta" che metta la tecnologia al servizio dello sport più amato d'Italia. "La FIGC - dice Tavecchio - lavora non solo facendo riforme, ma anche aprendosi a diverse realtà, non necessariamente provenienti dal mondo del calcio, per ricevere spunti e nuove idee. Hackathon - sottolinea - nasce da una proposta innovativa grazie alla quale ci verranno messi a disposizione strumenti in grado di migliorare le performance delle nostre Nazionali e la qualità del rapporto tra la Federcalcio e i suoi tesserati". Perché l'Hackathon del calcio si svolga proprio a Trento lo spiega il presidente della Provincia Autonoma, Ugo Rossi. "Il nostro è, innanzi tutto, un territorio di sportivi: è altissima la percentuale di chi, a livello amatoriale e anche agonistico, svolge attività fisica. In secondo luogo, il Trentino ha una lunga e consolidata tradizione per i ritiri della squadre di calcio. Infine, aprirsi a una realtà come quella sportiva, genera indotto. E un territorio come il nostro, abitato da 500mila persone, deve rendersi il più possibile attrattivo". L'Hackathon del calcio ha ricevuto l'Alto Patrocinio di Commissione Europea (TiborNavracsics, Commissario Europeo per Educazione, Cultura, Gioventú e Sport), Parlamento Europeo (Presidente Antonio Tajani), Presidenza del Consiglio/Ufficio Sport (Ministro per lo Sport Luca Lotti) e CONI (Presidente Giovanni Malagó).
   

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