(ANSA) - ROMA, 5 MAG - "Non chiamatela goliardia o sfottò, è una
cosa seria: i tifosi che hanno appeso i manichini dei giocatori
con il Colosseo sullo sfondo, volevano lanciare un messaggio al
mondo, perché questo è il loro modo di intendere il calcio. E
infatti la foto è sui siti di tutta Europa". Da ex giocatore
della Roma, Damiano Tommasi conosce bene i veleni dei derby
della Capitale e, ora che dirige il sindacato calciatori (Aic),
"da quattro anni affrontiamo una battaglia dal nome "Giocatori
sotto tiro". Non è un problema di Roma o di Lazio Le prese di
distanza dall'episodio non mi sembrano convinte e non è normale
parlare di goliardia o sfottò di fronte a dei manichini appesi".
Tommasi è anche "sorpreso da come sia stato possibile
compiere un gesto simile in un luogo trafficato e che dovrebbe
essere molto controllato". Ma la questione, ribadisce, non è
solo Roma: "Si vede anche dai comunicati di certi tesserati e
dirigenti: la nostra cultura calcistica non conosce possibilità
di sconfitta. E invece lo sport la prevede".
Manichini Roma: la condanna di Tommasi
Il presidente Aic, le prese di distanza non mi sembrano convinte