Calcio

Dg della Figc contro Antimafia: 'Sulla Juve processo molto mediatico'

Uva: 'Non fa bene nè al calcio, nè tantomeno all'Italia'

Redazione Ansa

 ''Sulla vicenda-biglietti, che coinvolge la Juve, non siamo preoccupati: noi dobbiamo occuparci della giustizia sportiva. Però, mi sembra si stia facendo un processo mediatico; occorre che la giustizia ordinaria faccia il proprio corso con la massima serenità. Mi sembra che l'Antimafia stia facendo un processo molto mediatico e questo non fa bene nè al calcio, nè tantomeno all'Italia. Il calcio dà esposizione mediatica e questo è evidentemente in questo momento". Lo ha detto Michele Uva, dg della Federcalcio, a Palermo, dove stasera si disputerà la sfida per le qualificazioni mondiali fra Italia e Albania.

''Si parla di me come possibile presidente della Lega di Serie A? Non penso proprio che lo farò, nè è mia intenzione". Così il dg della Figc a proposito delle voci su una possibile candidatura al vertice del Governo del calcio. "L'anticipo dell'inizio della Serie A? E' un termine di condivisione, nessuno può imporre niente ad alcuno. Quando si mettono sul tavolo i problemi, le opportunità, i pro e i contro, si trova sempre una soluzione adeguata ed equilibrata per il calcio italiano - aggiunge Uva - Non si tratta di appoggiare una proposta, per adesso pensiamo all'Albania, guardiamo al domani anzichè pensare all'oggi. Trovare una soluzione dà beneficio all'immagine del calcio italiano". "La scelta di Ventura come ct è un'ottima scelta di qualità da parte del presidente federale e i risultati lo stanno dimostrando - spiega Uva - La scelta di Ventura è oculata, condivisa e ponderata. De Biasi? A me non dispiace nessuno, ho lavorato con tanti allenatori. Non si tratta di piacere o non piacere". "Il caso Taranto? Gli episodi di violenza stanno aumentando e noi stiamo monitorando con la Lega Pro: è qualcosa che ci preoccupa molto e ne parleremo nel prossimo Consiglio federale".

Bindi a Uva, inchiesta prosegue a tutto campo -  "La Commissione parlamentare antimafia non fa processi, men che meno mediatici. Di questo si cerchino altrove le responsabilità. Preoccupa che il direttore generale della Federcalcio ritenga che ciò di cui ci stiamo occupando non sia una cosa seria. Ciò che fa male all'Italia sono le mafie, anche quando si infiltrano nello sport, e la sottovalutazione di questo fenomeno. L'inchiesta della Commissione proseguirà a tutto campo". Così la presidente della commissione Antimafia, Rosi Bindi, replica al Dg di Federcalcio, Michele Uva.
   

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