Calcio

Aggressione dirigenti Verona, denunciati 8 ultras

Digos, l'aggressione ai dirigenti è stata preordinata

Redazione Ansa

Sono stati individuati i tifosi dell'Avellino che avrebbero preso parte all'aggressione, sabato pomeriggio, ai dirigenti dell'Hellas Verona che in auto stavano raggiungendo lo stadio "Partenio-Lombardi" per assistere alla gara Avellino-Verona. Le indagini della Digos della Questura di Avellino, diretta dal vice questore Francesco Cutolo, hanno identificato e denunciato 8 tifosi irpini, nei confronti dei quali si ipotizzano i reati di violenza privata e danneggiamento. L'auto a bordo della quale si trovavano il presidente del Verona, Maurizio Setti, il team manager, Luca Toni, e il dg Francesco Barresi, venne circondata da un gruppo di ultras bianco-verdi e il vetro della portiera destra venne infranto dal lancio di una bottiglia di plastica piena d'acqua. Alla identificazione dei presunti responsabili si è arrivati dopo che in Questura erano stati ascoltati numerosi esponenti ultras della Curva Sud avellinese. La mancanza di immagini registrate dalle telecamere di esercizi commerciali della zona dove si sono svolti i fatti, e di testimonianze dirette non hanno permesso, al momento, di individuare con certezza l'autore materiale del lancio che ha provocato la rottura del vetro dell'auto. Nelle prossime ore si attendono anche le determinazioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che potrebbe vietare ai tifosi irpini di seguire in trasferta l'Avellino, impegnato sabato prossimo a Cittadella, in provincia di Verona.

L'aggressione ai dirigenti dell'Hellas Verona, nel pomeriggio di sabato scorso, prima della partita tra Avellino e Verona, è stato un atto preordinato. A queste conclusione sono giunte le indagini della Digos di Avellino che stamattina ha formalizzato la denuncia di otto capi ultras per violenza privata aggravata e danneggiamento. I tifosi, secondo le indagini, si sarebbero dati appuntamento in una zona solitamente da loro non frequentata prima dell'inizio delle partite, "con il chiaro fine di intercettare e porre in essere atti di violenza verso le auto dei tifosi del Verona". Non solo. Secondo gli investigatori, i capi ultras denunciati si sono adoperati "per assicurare copertura e impunità agli autori materiali del gesto violento, rendendo complicata l'individuazione di singole responsabilità". L'autore del lancio che ha infranto il vetro anteriore destro dell'auto nella quale viaggiavano il presidente del Verona, Maurizio Setti, il team manager Luca Toni, e il dg Francesco Barresi, non è stato infatti individuato anche per "l'atteggiamento omertoso" dei tifosi denunciati.

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