Calcio

Messina: errore Palermo, ora la tecnologia

Designatore arbitrale: "A Genova il primo errore certificato"

Redazione Ansa

Come la classica goccia, la rete non convalidata al Palermo contro la Samp ha definitivamente convinto anche gli arbitri all'adozione del supporto tecnologico contro i gol fantasma, una decisione peraltro già presa in sede di Figc. Il designatore arbitrale di A, Domenico Messina, ha ammesso l' "errore certificato" di Marassi e che è "il momento di introdurre la tecnologia". "Con l'occhio di falco o l'occhio di bue, ma sicuramente a luglio partiremo", ha annunciato intanto il presidente federale, Carlo Tavecchio, tra i più decisi a colmare almeno questo gap tra il campionato e la Premier League, che ha però lasciato alle Leghe la scelta dei sistemi e di dove cominciare ad adottarli, se in A o in B. Una congiuntura favorevole ai fautori delle tecnologie ha fatto sì che nel giro di venti giorni - in Udinese-Roma con il gol assegnato ad Astori e in Samp-Palermo con la mancata concessione della rete a Morganella - il gol fantasma tornasse prepotentemente alla ribalta e tra polemiche e sospetti portasse tutti alla stessa conclusione. Messina si è detto molto dispiaciuto per l'errore di ieri, sottolineando però che è il primo "certificato", causato anche "dalla velocità dell'azione e del tiro, diversa da quella di Udine", dove inoltre "l'arbitro si trovava già in area". Quindi, "più occhi abbiamo e meglio è. E' arrivato il momento di introdurre la tecnologia - ha proseguito il designatore - perchè tutto il mondo lo vuole. Se la aggiungiamo all'occhio umano, può essere un vantaggio per gli arbitri e per il calcio. La convivenza porta però anche un problema di costi". Proprio ai costi guardano i club, e le Leghe di A e di B stanno lavorando per scegliere il sistema più efficiente ed economico. Con l'imprimatur della Figc, cui basta che siano rispettate le norme stabilite dalla Fifa per garantire la regolarità delle competizione, verrà indetta una gara d'appalto. Se si deve cominciare a luglio, i tempi stringono. 

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