Calcio

Juve-Roma, per Nicchi 'gara normale'

Presidente dell'Aia: "Rocchi non ha sbagliato, le polemiche non hanno fatto bene al calcio"

Redazione Ansa

"Arbitrare è sempre stato e sempre sarà difficile, questa settimana di polemiche ci ha fatto riflettere e non ha fatto bene al mondo del calcio in genere. Juve-Roma, in altre nazioni, è stata fondamentalmente giudicata normale". Lo ha detto Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai. Secondo gli organismi dell'Uefa e della Fifa, gli episodi di Juve-Roma sono episodi catalogabili come 'al limite' - ha aggiunto - nemmeno la tecnologia li ha chiariti".

"Dal punto di vista affettivo - prosegue Nicchi - l'arbitro Rocchi non dovrebbe restare fermo. Questa decisione, tuttavia, tocca al designatore. Io sono tranquillo, Rocchi è tranquillo, si sta allenando e, ad oggi, le immagini direbbero che non ha sbagliato niente in Juve-Roma. Dubbi? Quando l'arbitro prende una decisione è certo, poi deve andare avanti con le proprie certezze. Tutti sanno che Rocchi è uno dei primi cinque arbitri europei - ha poi aggiunto Nicchi -. In un altro paese non si sarebbe probabilmente neppure parlato del suo arbitraggio. Se mettiamo in dubbio le capacità di Rocchi, cadiamo nel ridicolo: bisogna accettare con più serenità gli errori di arbitri e giocatori. Quando dei professionisti gestiscono uno spettacolo visto da tutti, bisogna avere comportamenti consoni. Rocchi dirà cos'ha provato, vissuto e sperimentato, in un'intervista che abbiamo già concordato".

Sul futuro di Juve e Roma con i 'fischietti', Nicchi spiega che "gli arbitri vanno in campo senza preconcetti, lo stesso avverrà nelle partite di queste due squadre. Ma è importante che i protagonisti non li mettano in difficoltà. Non c'è nessun fardello che ci portiamo dietro da Calciopoli, questi sono nuovi dirigenti e abbiamo fatto tesoro degli errori del passato. "Viene difficile parlare di arbitri - sottolinea il presidente dell'Aia - quando si legge che un deputato fa un'interrogazione parlamentare per un calcio di rigore, mentre questo Paese è allo sbando e i giovani non hanno lavoro: si preoccupasse di questi problemi. E un noto avvocato ha detto: 'Rocchi doveva essere mitragliato'. Poi vogliamo parlare un attimo della violenza? Qualche settimana fa il presidente di una squadra di calcio ha picchiato un arbitro e ha avuto cinque anni di Daspo e di squalifica dal giudice sportivo: in una settimana sono stati già ridotti a tre e mezzo, perchè l'arbitro è stato picchiato all'interno dello spogliatoio e questo non ha generato violenza. Ma stiamo scherzando? Chiederò a Tavecchio di impugnare questa sentenza, che non è accettabile. In Liguria un altro arbitro è stato picchiato da un dirigente, rimediando 25 giorni di prognosi".

"Tavecchio mi ha chiesto di sperimentare la moviola e io ho detto subito si. Ma, una cosa è la tecnologia, una cosa la moviola. Siamo disponibili a ogni sperimentazione, anche se non è questa la risoluzione dei problemi. Poi, ci sono i costi: vale la pena per uno o due episodi installare 28 telecamere in un'area di rigore?". Così Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai, a proposito dell'introduzione della tecnologia sui campi di calcio. "Arbitrare facendo il confronto uomo-macchina è terrificante - ha ammesso -. Non vorrei che la Serie A diventasse una Playstation. Gli stadi sono vuoti e, se finisce il giochino, cosa facciamo? Chiudiamo gli stadi di Serie A?".

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