Calcio

Napoli: Benitez, se Juventus fa 100 punti e Roma 85 sarà dura

Il tecnico: "Turn over necessario, ko a Udine colpa mia"

Redazione Ansa

"Puntiamo al massimo, ma se la Juve fa cento punti, se la Roma ne fa 85 sarà dura". Lo ha detto Rafa Benitez raffrontando il suo Napoli alle due capolista della serie A. "Qui come in Gb e Spagna le grandi squadre sono quelle col fatturato più alto: dobbiamo accettare la realtà sapendo che se hai continuità a alti livelli puoi anche vincere". Benitez ha poi risposto alle critiche per il mercato del Napoli: "per i parametri del Napoli è stato giusto, abbiamo costruito una rosa equilibrata".

''È vero che i risultati non sono come ci aspettavamo. I problemi ci sono ma si risolvono con la testa, non con il cuore". Ha detto Benitez spiegando alla vigilia del match con il Palermo il momento del Napoli, dopo il secondo ko consecutivo in campionato. "Io mi arrabbio - ha detto - ma devo trasmettere tranquillità, perché la squadra sta bene, è quella che ha fatto più tiri in porta e nello specchio di tutta la serie A. Ora servono maggiore precisione in attacco e concentrazione in difesa".
   
"Turn over necessario, ko Udine colpa mia"  
"I cambi si fanno con un unico obiettivo, vincere. Poi se si fa turn over e si perde è colpa mia, va bene". Così Rafa Benitez si è assunto le responsabilità per il ko del suo Napoli a Udine dopo il turn over massiccio in attacco: "Giocando ogni tre giorni - ha spiegato - dobbiamo cambiare giocatori, questo viene da studi scientifici che dicono che dopo tre partite di file l'intensità di un giocatore cala del 17% e aumenta il rischio infortunio". A Udine, ha spiegato Benitez, "abbiamo pensato che questa formazione fosse sufficiente per fare gioco, dominare per 70', fare gol e vincere la partita. Ma non è andata così". Benitez ha anche raccontato del suo colloquio con il presidente azzurro De Laurentiis dopo Udine: "Abbiamo parlato e siamo entrambi convinti che questa squadra farà una buona stagione. Ricordo che a Valencia dopo 13 partite senza perdere mettevano in dubbio la mia permanenza, poi ho vinto la Liga e sono rimasto tre anni".

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