Calcio

Seedorf, "seguo mia strada, sentirò Berlusconi"

Balotelli, da mister grande mano a Milan. E Livorno protesta

Redazione Ansa

 Con Clarence Seedorf "parliamo spessissimo, non ci sono problemi" e "non faccio io l'allenatore". Dopo aver evitato l'argomento per giorni, Adriano Galliani ha lanciato un messaggio distensivo prima di vedere il Milan regolare senza problemi il Livorno, al termine di una settimana che a sentire l'ad, "è stata un po' così solo mediaticamente, perché la società nulla ha detto, nulla ha fatto e quindi siamo tranquilli e sereni". Fra indiscrezioni e spifferi, si aspettava però qualche rassicurazione più chiara l'olandese, che intanto è forte del quinto successo di fila. Dopo un mese senza telefonate, "sicuramente con il presidente Berlusconi ci faremo gli auguri di Pasqua in questi giorni". "Dovete domandare alla società sul perché hanno deciso di non fare dichiarazioni nei miei confronti - ha ribadito l'olandese, applaudito dal pubblico rossonero -. Finché non sento direttamente dalla società che è cambiato quello che mi hanno chiesto, vado dritto sulla mia strada per migliorare risultati e cominciare a programmare la prossima stagione, come deciso in una cena dopo un mese dal mio arrivo".

Seedorf continua a sostenere che per come sta giocando il Milan non è possibile parlare di uno spogliatoio diviso. "Per me quello che ci diciamo all'interno è l'unica verità, non mi faccio condizionare dalle voci esterne - ha chiarito -. Io cerco di continuare a crescere, non si finisce mai di imparare, sono uno molto curioso però ho le mie idee su cosa funziona per questa squadra e le porto avanti in maniera abbastanza decisa: qualche risultato si comincia a vedere". Seedorf a rischio? "Non ne sapevo nulla. Ci sta dando una grande mano", ha assicurato Mario Balotelli, ancora decisivo, con un gol speciale perché è il primo di testa da quando è al Milan e perché arriva a due giorni dal primo incontro con la figlia Pia. "Non c'è bisogno di dediche. Gioie e dolori della mia vita privata le tengo per me, non li voglio esternare, di sicuro sono felice" ha sorriso l'attaccante che ha eguagliato il proprio primato di 14 gol in un campionato. "Ma devo migliorare perché - ha notato - ci sono giocatori che ne fanno 40 all'anno". In occasione della rete di Balotelli e di un fallo di Abate sono però errate le decisioni dell'arbitro Irrati secondo Domenico Di Carlo. "Il Livorno deve giocare come nel primo tempo: gli episodi sono stati determinanti - ha notato l'allenatore dei toscani -. L'espulsione per Abate era netta, se c'era rigore ci poteva essere il vantaggio. Può cambiare la partita pure il gol di Balotelli, che sembra aver fatto una spinta nel momento del gol".

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