Basket

Basket: la Serbia piange Ivkovic, guidò la Jugoslavia dei grandi

Morto a 77 anni vinse un argento olimpico, un Mondiale, 3 europei

Redazione Ansa

 La Serbia e tutto il mondo del basket piangono Dusan Ivkovic, il leggendario tecnico che alla guida della nazionale jugoslava e di tante squadre di club ha vinto quasi tutti i titoli possibili, ad eccezione dell'oro olimpico.
    Da tempo malato, Ivkovic è morto a Belgrado, all'età di 77 anni, ma ancora solo cinque anni fa era sulla panchina, all'Efes Istanbul. E' stata quella l'ultima squadra delle tante allenate da un tecnico che ha avuto la bravura e la fortuna di guidare una generazione di assi jugoslavi, da Drazen Petrovic a Toni Kukoc, da Aleksandar Djordjevic a Predrag Danilovic, poi divisi dal dramma della fine del loro Paese. Nel 2017, Ivkovic fu ammesso nella Fiba Hall of Fame.
    Alla guida della Jugoslavia ancora unita Ivkovic conquistò l'argento olimpico nel 1988 a Seul, il Mondiale del 1990 e l'Europeo nel 1989, nel 1991 - titolo questo strappato quasi alla storia, visto che la federazione jugoslava stava già cadendo in pezzi - e nel 1995. Nel 1992, in seguito al voto di una risoluzione delle Nazioni Unite, alla Jugoslavia - ridotta in realtà a Serbia e Montenegro - fu impedito di partecipare ai Giochi di Barcellona, ;;dove la squadra da lui diretta si annunciava come la più grande rivale del "Dream Team" Usa di Michael Jordan e Magic Johnson, poi vincente in finale proprio contro la Croazia. Dopo il 1995, e fino a fine 2000, Ivkovic divenne direttore generale al fianco dell'allenatore Zeljko Obradovic e insieme conquistarono un altro argento ai Giochi 1996.
    Il tecnico belgradese, cresciuto con la palla a spicchi in mano ma già trasferitosi in pancina a soli 25 anni, era anche un grande allenatore di club. Vincitore di due Euroleghe con l'Olympiakos (1997, 2012), ha guidato anche il Partizan Belgrado, il Cska Mosca e infine l'Efes, conquistando vari titoli e trofei nazionali. 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it