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Rugby, Sei Nazioni: l'Italia fa sognare, ma Francia troppo forte

 All'Olimpico 24-29, azzurri in partita: decide meta Jalibert

Redazione Ansa

L'Italia del rugby fa sognare, tiene testa alla Francia che, più forte, alla fine porta a casa il risultato. Per gli azzurri l'esordio nel Sei Nazioni 2023 allo stadio Olimpico di Roma non ha il sapore di quelli passati, è amara solo la sconfitta, perché la squadra del ct Kieran Crowley riesce a rimanere in partita fino alla fine contro i campioni transalpini che non perdevano da 13 partite. Lo hanno visto gli oltre 40mila che nell'impianto capitolino hanno applaudito i passi in avanti dell'ovale nazionale, in uno stadio vestito a festa (e trasformato nella notte da Sport e Salute in impianto da rugby). L'Italia veniva da un autunno indimenticabile, con le vittorie su Australia (la prima di sempre) e Figi che avevano acceso inedite speranze. Non solo: Ange Capuozzo aveva anche ricevuto il premio di rivelazione dell'anno dalla World Rugby. Insomma, nonostante il valore dell'avversario fosse immenso (trattandosi dei campioni in carica del 6 Nazioni e dei favoriti per il prossimo Mondiale, a casa loro), gli azzurri tutto volevano essere meno che le vittime sacrificali. Tempo quattro minuti, però, e la strada si mette in salita: Varney commette una grave leggerezza e regala la palla a Flament, per una meta facilissima. Ramos trasforma, e l'Italia è subito sotto 0-7.

Le folate offensive francesi fanno paura, ma c'è Allan che ha un gran piede e realizza un calcio piazzato da grande distanza. La nuova Italia di cui il capitano Michele Lamaro aveva parlato alla vigilia ("Non abbiamo più la mentalità difensiva di prima, ora attacchiamo di più") in effetti ha un approccio sbarazzino alla partita, ma contro la Francia sembra non pagare, tanto che i galletti piazzano un'altra meta (che l'arbitro annulla perché Ollivon aveva perso il controllo del pallone), e poi un'altra ancora, validata, con Ramos. L'Italia si affida al piede-missile di Allan, ma la Francia domina: Ntamack inventa un calcio passaggio magico per Dumortier, in meta al debutto in nazionale. A questo punto, l'Italia un tempo si sarebbe chiusa in difesa, ma la squadra di Crowley rimane fedele al suo stile offensivo: al 33' Ange Capuozzo fa emozionare l'Olimpico con una delle sue fughe, altri cinque punti. Il secondo tempo inizia come un assedio della Francia, ma l'Italia conquista una preziosissima meta tecnica per il fallo in mischia di Ollivon, che impedisce una meta azzurra e si becca il giallo: 21-22, tutto è possibile, e quando Allan realizza ancora su calcio piazzato l'Olimpico esulta: gli azzurri sono avanti. Poi Ollivon rientra in campo e la Francia si fa sotto, col subentrato Jalibert che va in meta per il controsorpasso, il risultato non cambia più, 29-24 e successo dei transalpini. Antoine Dupont, il capitano, può quindi sollevare il Trofeo Garibaldi, la (pesantissima) coppa destinata alla squadra vincitrice dell'unica sfida 'latina' del 6 Nazioni. "Rammarico? E' sempre uguale quando si perde, che sia di poco o di tanto - spiega Lamaro dopo il match - Ci siamo un po' messi in difficoltà da soli in alcune occasioni, possiamo fare un passo in avanti. Molto bene l'atteggiamento: qualche tempo fa sul 19-6 ci saremmo visti sfuggire la partita. Crediamo molto in quello che abbiamo costruito". Ora testa alla sfida contro l'Inghilterra, il 12 febbraio a Londra.

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