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Pugilato: Signani perde il titolo europeo dei Medi, ma farà ricorso

Non è stato fatto il controllo antidoping obbligatorio al termine dell'incontro

Redazione Ansa

E' finita male, almeno per ora, l'avventura in Francia, sul ring del 'Centre Omnisport' di Massy, del campione europeo dei pesi medi Matteo Signani. Il 43enne 'Giaguaro' romagnolo, che nella vita oltre a praticare la boxe fa la guardia costiera, ha perso contro lo sfidante francese Anderson Prestot dopo che il medico di riunione ha imposto lo stop al match nel corso della quinta ripresa, a causa di un profondo taglio all'arcata sopraccigliare sinistra dello stesso Prestot.

Non tutto, però, potrebbe essere perduto: al termine dell'incontro non è stato effettuato il controllo antidoping che è una procedura obbligatoria, fa sapere Alessandro Cherchi, presidente della società che gestisce Signani. Per questo Lunedì Cherchi spedirà una lettera ufficiale all'avvocato della federboxe (Fpi) affinché tuteli Signani e chieda all'Ebu di cambiare il verdetto che, a norma di regolamento, dovrebbe diventare di 'no contest', e in questo caso Signani tornerebbe in possesso del titolo.

"Ci hanno detto che il medico incaricato aveva preso il Covid e sembra non ce ne fossero altri disponibili. Il motivo andrebbe chiesto ai francesi", ha spiegato Cherchi. La circostanza che i due pugili non sono stati sottoposti a test è stata poi confermata da Gian Maria Morelli, tecnico di Signani.

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