Altri Sport

'Inclusione' e 'Quartieri', Sport e Salute fa tappa a Napoli

32 progetti in Campania: Cozzoli, valori che vogliamo veicolare

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Il tatami della palestra Nippon Club di Ponticelli, animato dagli allenamenti di ragazzi di età diversa, ha fatto da cornice alla presentazione del progetto Sport di tutti "Inclusione" e "Quartieri" che Sport e Salute - la Società dello Stato per la promozione dello sport - vuole far crescere in Campania. Nel quartiere della periferia di Napoli sono stati illustrati, alla presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dell'Assessore allo sport e pari opportunità del Comune, Emanuela Ferrante, del presidente e amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A., Vito Cozzoli, e dei due "legend" Manuela Di Centa e Sandro Cuomo, i 32 progetti che in Campania hanno già coinvolto 14mila praticanti.
    Si tratta di iniziative volte a favorire una maggiore inclusione, integrazione, apertura, verso tanti soggetti fragili che abitano in quartieri disagiati o in zone meno centrali, con l'obiettivo di far crescere il mondo sportivo e i suoi praticanti. "La bellezza di questa giornata siete voi ragazzi.
    Questa è la festa di Sport e Salute e questi sono i valori che vogliamo veicolare - le parole di Cozzoli -. Vogliamo che lo sport sia uno strumento per crescere bene ed in modo sano. E desidero ringraziare in particolare anche gli istruttori per tutto quello che fanno per lo sport. La Campania ha risposto in modo straordinario alle iniziative di Sport e Salute, sono 200 mila i bambini coinvolti, per cui è un successo ma anche una responsabilità, abbiamo il dovere di promuovere lo sport come valore morale e sociale." Anche il sindaco Manfredi ha voluto lanciare un messaggio di rinascita attraverso lo sport: "Ci impegneremo al massimo per sviluppare l'attività sportiva a Napoli, per far crescere giovani campioni, e sicuramente non possiamo farlo da soli, dobbiamo farlo insieme a Sport e Salute ora. È solo lavorando insieme che si costruisce qualcosa di buono. Da soli non si diventa campioni". (ANSA).
   

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