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Irma Testa fa coming out: "L'omosessualità non è un'imperfezione"

La pugile azzurra: "Il bronzo mi ha reso più forte, ora giusto dirlo"

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Redazione Ansa

"Le persone che mi stanno vicino lo sanno da anni, ma credo sia giusto, ora, dirlo a tutti. Parlare di orientamento sessuale nel mondo dello sport ha un valore speciale, perché ai campioni si chiede di essere perfetti. E per molti l'omosessualità è ancora un'imperfezione. Anche per me è stato così fino a pochi mesi fa. Ma quella medaglia di Tokyo è diventata il mio scudo: ora che la Irma atleta è al sicuro, la Irma donna può essere sincera". Così Testa, medaglia di bronzo nel pugilato alle recenti Olimpiadi, fa coming out in un'intervista pubblicata nell'ultimo numero di Vanity Fair.

"Alla mia famiglia la verità non l'ho mai nascosta - dice ancora l'azzurra -. Quando l'ho detto a mia mamma non avevo nemmeno 16 anni. Lei l'ha presa con naturalezza. Pensavo non potesse capire, e invece ha capito. Mi ha detto: se sei felice, per me va bene". La boxe l'ha aiutata nella sua consapevolezza, "perché - spiega - ho conosciuto il mondo. E ho visto che ci sono posti in cui chi ti piace non importa a nessuno".

Irma, la farfalla di Torre Annunziata, è salita sul ring ancora bambina, a solo 11 anni, seguendo la sorella Lucia. In una terra non facile ha preso la strada dell'impegno quotidiano, dei sacrifici e della fatica, anziche' prendere scorciatoie che l'avrebbero portata chissa' dove. Invece la prese sotto la sua ala Luciano Zurlo, vero maestro della nobile arte, e ne ha fatto una campionessa, fortissima, anche per rivedicare la propria diversità.

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