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Pugilato: Tricolore Supermedi a Milano 'targato' Opi82-Dazn

Il 16 aprile ad Allianz Cloud si sfidano Zucco e Capuano

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 24 MAR - Venerdì 16 aprile, nel corso della manifestazione organizzata a porte chiuse da Opi Since 82-Matchroom-Dazn all'Allianz Cloud di Milano e trasmessa in diretta streaming da Dazn, gli imbattuti Ivan Zucco (12-0 con 10 KO) e Luca Capuano (11-0 con 2 vittorie prima del limite) si contenderanno il titolo italiano dei pesi supermedi, attualmente vacante, sulla distanza delle dieci riprese. E' una sfida tra due pugili di talento, entrambi della scuderia Opi Since 82, che combattono per la prima volta per un titolo.
    Nato a Verbania, in Piemonte, 25 anni fa, alto 184 centimetri, professionista dal novembre 2017, Zucco ha combattuto sette volte a Milano. due a Verbania, una a Roma, Cinisello Balsamo e in Svizzera. Ha avuto una bella carriera dilettantistica diventando campione d'Italia nelle categorie Youth e Junior e disputando due match con la maglia della nazionale (uno in Francia e l'altro in Polonia). Ma Zucco ha mai visto combattere Luca Capuano? "Sì, molte volte. E' un pugile molto tecnico - risponde -, intelligente e attendista: aspetta l'attacco dell'avversario per schivarlo e colpire di rimessa.
    Penso che contro di me adotterà questa tattica. Non credo che si metterà a scambiare pugni al centro del ring. Ma io voglio batterlo per diventare campione d'Italia, è un titolo a cui tengo molto ed infatti sia io che mio padre Andrea abbiamo sempre chiesto al mio manager Christian Cherchi di fare un incontro per il titolo italiano". In Italia In Italia la categoria dei pesi supermedi conta anche Daniele Scardina e Giovanni De Carolis. Cosa pensa Zucco di questi possibili futuri rivali? "Sono due pugili che hanno dimostrato il loro valore.
    Giovanni è diventato campione del mondo Wba e tra poco combatterà per il titolo europeo - spiega -. Avrei dovuto allenarmi con lui, ma poi questo progetto è saltato. Scardina l'ho affrontato da dilettante ed ha vinto lui." (ANSA).
   

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