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Riforma Sport: il Coni fa chiarezza su numero dipendenti

'Da Francia a Norvegia, ecco veri dati organici Europa'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 OTT - Una questione di numeri. Quelli sui dipendenti minimi da assegnare al Coni circolati nei giorni scorsi sarebbero "informazioni non veritiere". A sostenerlo è lo stesso Comitato olimpico nazionale italiano, attraverso una nota in cui si confrontano i numeri dei dipendenti di altri comitati olimpici europei, che per funzioni, struttura e popolazione sportiva di riferimento possono essere comparati all'Italia quali Comitati Olimpici Confederazione di Federazioni. Tra i Comitati olimpici nazionali con più dipendenti, la Francia (478, inclusi quelli delle strutture territoriali olimpiche), la Germania (237 su 27 milioni di tesserati, seconda nel medagliere olimpico invernale), la Norvegia (330 su 2 milioni di tesserati, prima nel medagliere olimpico invernale), l'Olanda (192, inclusi quelli del Centro di Preparazione Olimpica di Papendaal. Quinta nel medagliere olimpico invernale). Il Coni sottolinea, inoltre, che "altri Paesi di riferimento sportivo, come Gran Bretagna e Spagna, non sono omologabili all'Italia perché hanno differenti organizzazioni e strutture dei Comitati Olimpici in quanto sono organizzazioni private e non sono Confederazioni di Federazioni". Da Palazzo H tengono a precisare che lo studio è stato approntato sulla base di documenti ufficiali e "senza possibilità di ulteriori disinformazioni, artatamente circolate per ledere l'immagine del Coni", proprio a seguito di articoli apparsi nei giorni scorsi.
    L'invito è a tutti gli organi di informazione "a non riprodurre informazioni non veritiere" e per questo il Comitato olimpico nazionale "diffida sin da ora quanti diffondono in maniera strumentale notizie non vere col solo scopo di generare equivoci e danneggiare il sistema organizzativo dello sport italiano".
    (ANSA).
   

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