(ANSA) - ROMA, 10 APR - Il Consiglio della Fir si muove per
andare in aiuto del "rugby domestico", ovvero dell'attività di
base e dei club in difficoltà economiche, dopo la sospensione di
ogni attività agonistica. Nella riunione di oggi in
videoconferenza è stata infatti stabilita "la costituzione di un
fondo a sostegno al movimento - è scritto in una nota - per una
quota minima di 1.650.000 euro, i cui criteri e modalità
d'accesso saranno quanto prima comunicate" Viene poi ribadito
"quale priorità della federazione il sostegno alle attività del
rugby domestico".
Il fondo salva club "sarà integrato da successive variazioni
al bilancio preventivo 2020, partendo dalle contribuzioni
volontarie manifestate dal presidente e dai consiglieri in
auto-riduzione dei propri gettoni di partecipazione (per il
presidente Alfredo Gavazzi sono circa 35mila euro all'anno
n.d.r.) e dalle riduzioni salariali volontarie dei dirigenti".
La Fir valuta inoltre il ricorso "ove possibile, agli
ammortizzatori sociali previsti per legge in applicazione
dell'emergenza Covid-19 per i dipendenti federali". Va comunque
precisato che la federazione si renderà disponibile "a garantire
eventuali differenziali di stipendio", oltre al rispetto dei
normali tempi di pagamento.
Per facilitare tutto ciò è stato anche stabilito che ci sarà
"un attento monitoraggio del bilancio, a cadenza almeno mensile,
per consentire l'individuazione di ulteriori risorse economiche
da liberare a supporto della ripresa dell'attività". (ANSA).
Rugby: taglio stipendi e gettoni, 1,6 mln per attività base
Fir valuta anche cassa integrazione per i dipendenti