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Guardiola: difendo diritti umani ovunque

Tecnico City "Ho amici personali che passeranno anni in galera"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 OTT - "Non so esattamente cosa succederà oggi nel mio Paese, in Catalogna. Penso solo a quanto sia incredibile e pacifica la marcia attraverso la Catalogna e fino Barcellona per dare sostegno ai politici e agli attivisti imprigionati da più di un anno". A tornarci su è Pep Guardiola, il tecnico catalano ex Barca e oggi sulla panchina del City, nel giorno della grande manifestazione di protesta. "Io quello che chiedo a tutti oggi è di sedersi e parlare: la comunità internazionale - ha aggiunto - deve aiutarci a risolvere il conflitto tra Catalogna e Spagna. Qualcuno, un mediatore dall'esterno, dovresti aiutarci a sederci e parlare. Ho amici personali che trascorreranno nove anni in prigione per aver chiesto di votare. E ci sono milioni di persone che sosterranno pacificamente queste persone. L'Europa deve fare un passo avanti e aiutarci a risolvere questo conflitto. Io difendo i diritti umani qui, in Alsasua (città autonoma della Navarra, ndr), a Madrid".
   

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