(ANSA) - ROMA, 16 SET - "Io e Pietro avevamo caratteri
diversi, lui era un tipico italiano e io un tipico slavo, in
comune entrambi eravamo europei e cercavamo di interrompere il
tradizionale dominio degli afroamericani. Lo abbiamo fatto con
successo e l'Europa dovrebbe essere contenta di noi". È il
ricordo del campione olimpico dei 100 e 200 metri a Monaco '72,
Valerij Borzov, parlando del rivale e amico Pietro Mennea,
durante la presentazione al Coni del suo libro 'Il grande
sprint'. "Non sta a me ricordare chi è Borzov -ha detto il
numero 1 del Coni Malagò. Oltre che un atleta strepitoso, è
stato ed è un grande amico dell'Italia". Momenti di commozione
quando Manuela Olivieri Mennea ha letto il brano di un libro del
marito Pietro mai pubblicato: "Quando mi affacciavo all'atletica
di vertice -scriveva Mennea- era Valerij il mio rivale più
grande e il più stimato e amato, aveva grande talento, quella
psicologia e freddezza che nessun laboratorio può darti. Lo
guardavo in faccia e pensavo: ma quando lo batto io uno così?".
Borzov ricorda le sfide con Mennea
Moglie svela inedito Pietro, "Valerij il più grande e stimato"