(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Torna calda la polemica tra Ferrari e
Red Bull sulla questione dell'ingaggio, annunciato 10 giorni fa
da Maranello, che sarà operativo da settembre, dell'ormai ex
responsabile della sicurezza Fia, Laurent Mekies. A Melbourne,
in conferenza stampa, i team principal Maurizio Arrivabene e
Christian Horner ne hanno discusso a viso aperto, restando su
posizioni ben distanti. Giorni fa, Horner, aveva sostenuto che
l'accordo tra ferrari e Mekies "non rispetterebbe la scadenza di
12 mesi da osservare quando qualcuno passa dalla Fia o dalla Fom
a un team e viceversa". Oggi, Arrivabene, ha sostenuto che "non
c'è nulla di sbagliato nell'ingaggio. Il nostro operato è in
linea con la legge svizzera. E siamo andati anche oltre, visto
che ci sono sei mesi di 'gardening' che saranno rispettati". Per
Horner, invece, il caso "è un grosso problema", e ha
sottolineato che nello Strategy group sarebbe stato trovato un
'gentleman agreement' dopo la questione di un tecnico Fia che
doveva passare alla Renault, Marcin Budkowsi.
F1: Red Bull contro Ferrari sul tecnico
Horner: "Non rispettati patti". Arrivabene: "Nulla di sbagliato"