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Londra fa mea culpa su Italia, merita Sei Nazioni

Scozia-Italia 19-22. Azzurri tornano alla vittoria

Redazione Ansa

 Una vittoria pienamente meritata, ma soprattutto la risposta perfetta a chi metteva in dubbio la presenza italiana al prossimo Sei Nazioni. Alla terza giornata del Torneo ad Edimburgo l'Italrugby ritrova il successo, e con esso la considerazione della stampa anglosassone. Anche il Times, il più autorevole quotidiano che solo due settimane fa aveva duramente criticato l'Italia, chiedendosi se meritasse di restare nell'élite del rugby continentale, ha riconosciuto i meriti della squadra di Jacques Brunel. Gli Azzurri hanno vinto allo scadere grazie ad una meta tecnica, ma come riconosce il quotidiano britannico, si trattava "della terza meta italiana contro una, così c'è stata giustizia nel risultato finale". Italia sugli scudi: scaccia il fantasma del cucchiaio di legno per ritrovare un po' di ottimismo. "A dispetto dei dubbi sull'opportunità della sua permanenza nel torneo, l'Italia ha conquistato la seconda vittoria in trasferta in 15 anni", ricorda il Guardian. Ancora più esplicito, il Guardian quando liquida il dibattito sul futuro italiano: "L'Italia indegna di un posto? Che idea ridicola". Perché al di là del punteggio, e del gioco non sempre eccelso, l'Italia ha meritato "per il suo coraggio e la determinazione, un premio all'abilità collettiva, una vittoria conquistata dagli avanti che sono il vero cuore e anima della squadra".

Scozia-Italia 19-22. Azzurri tornano alla vittoria nel Sei Nazioni - L'Italia torna alla vittoria nel Sei Nazioni: a Edimburgo ha battuto la Scozia per 22-19 (15-16 a fine primo tempo) in un incontro valido per la terza giornata del torneo 2015. Prossimo appuntamento il 15 marzo all'Olimpico di Roma contro la Francia. 

Renzi, evitato il cucchiaio di legno - "Evitato il cucchiaio di legno. Strepitosi gli azzurri del rugby. #sei nazioni #SCOvITA". Con questo tweet il Premier Matteo Renzi ha voluto congratularsi con la nazionale del ct Brunel che oggi ha vinto a Edimburgo, in un match del 6 Nazioni.


La giovane Italia, nonostante le assenze e gli esordienti, sbanca 22-19 il tempio di Murrayfield, strappando di voglia e di carattere la vittoria sulla Scozia e fa esultare via twitter anche il premier Renzi: "Strepitosi gli azzurri, evitato il cucchiaio di legno". Orchestrata in campo da un capitan Parisse mai domo, la Nazionale ha sofferto e sbagliato molto, ma alla fine la sua tenacia è stata premiata e il digiuno nel Sei Nazioni è finito, così come il rischio di finire ancora una volta in fondo alla classifica del torneo, con zero successi. Ora, con in vista le due gare interne con Francia e Galles e con il morale sollevato dal ritorno alla vittoria, è lecito sperare in qualcosa in più ma quello che si è visto a Edimburgo non potrà bastare.

L'apertura Haimona, sul quale insiste Jacques Brunel, è impreciso nel gioco al piede e nei calci, i trequarti Visentin e Bacchin hanno sentito l'emozione dell'esordio e la difesa non sempre ha lavorato al meglio. Da ricordare, a Murrayfield, le prestazioni di Parisse e Favaro in terza linea, quelle condite da meta di Venditti e Furno, il lavoro e il sacrificio di tutta la mischia. Una partita non bella, piena di errori da entrambe la parti, ma combattuta fino alla fine. Quando nel finale una pioggia battente si è aggiunta a pesare sulla fatica dei giocatori, l'Italia, incapace di segnare per tutta la ripresa, ha premuto sull'acceleratore schiacciando gli scozzesi sulle mura del loro castello, che alla fine sono crollate: all'80' l'arbitro ha concesso meta tecnica agli azzurri per collasso volontario della maul, e il sorpasso è stato completato dalla trasformazione di Allan prima del fischio finale. Una liberazione, un ritorno alla vittoria che mancava in Scozia dal 2007 e la sensazione di avere ancora qualcosa da dire in questo 2015 che porta ai Mondiali per i ragazzi di Brunel. Il loro merito è stato soprattutto quello di non affondare dopo un inizio disastroso, che aveva fatto temere un pomeriggio di passione per gli azzurri, sotto 10-0 dopo otto minuti per un calcio di Laidlaw e una meta di Bennet, trasformata dallo stesso capitano scozzese, frutto di un intercetto su avventato passaggio di Haimona.

Sembrava notte fonda, ma una reazione d'orgoglio ha prodotto l'immediato riscatto di gruppo: dopo una touche la mischia ha guadagnato decine di metri con il sostegno via via di tutta la squadra e ha portato Furno a schiacciare in meta per il 10-5 al 10'. L'Italia è rimasta balbettante, incerta nei trequarti, imprecisa con Haimona, ma la Scozia - davvero forte solo in alcuni singoli come Laidlaw o il pilone Murray - non ne ha approfittato, portandosi al 16-8 grazie al piede del mediano dopo il primo sospirato centro dell'apertura azzurra. Ma è stato proprio da un altro errore di Haimona, una punizione calciata sul palo che è nata la meta di Venditti, lesto a recuperare la palla tornata in campo e a gettarsi oltre la linea. Dal centro dei pali Haimona non ha sbagliato, chiudendo sul 16-15. Il risultato è rimasto inchiodato così per quasi tutta la ripresa, la Scozia non ha mai sfondato la difesa italiana e ha fatto 19 con una punizione, troppo poco se Parisse e compagni avessero reagito, come poi è avvenuto. Non è certo "grande" Italia, ma la giovane Italia sembra promettente, pronta a costruirsi un futuro diverso.

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