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Brasile-Argentina, almeno otto arresti dopo il caos al Maracaná

La polizia si difende dalle accuse di truculenza. La stampa argentina: 'Uno scandalo'

Redazione Ansa

La polizia brasiliana ha eseguito una serie di arresti in seguito agli incidenti della notte scorsa al Maracaná di Rio de Janeiro, scoppiati prima dell'incontro tra Brasile e Argentina (0-1) per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Almeno otto persone sono state condotte al Tribunale penale speciale dello stadio (Jecrim), dove l'arresto in flagranza di reato è stato convertito in arresto preventivo. Una tifosa argentina è invece finita in manette con l'accusa di razzismo. La donna, identificata come Maria Belem Mateucci, avrebbe chiamato "pezzo di scimmia" un dipendente dell'azienda che fornisce servizi all'impianto sportivo. Il comandante del Battaglione specializzato di polizia negli stadi, colonnello Vagner Ferreira, ha intanto accusato l'organizzazione della partita per non aver separato le due tifoserie sugli spalti e ha difeso la reazione dei suoi agenti, nonostante la truculenza di alcuni comportamenti confermata anche dalle immagini televisive. L'accaduto è stato duramente criticato dalla stampa argentina, con Olé che ha definito l'episodio "uno scandalo" e condannato la "violenta repressione" compiuta dalle forze dell'ordine.

L'Argentina espugna il Maracana, Brasile sempre più crisi

 Al Maracana i campioni del mondo dell'Argentina hanno inflitto al Brasile la prima sconfitta casalinga della sua storia nelle qualificazioni ai Mondiali, in un match iniziato con mezz'ora di ritardo a causa di incidenti sugli spalti.
L'otto volte Pallone d'oro Lionel Messi non ha brillato, ma è stato Nicolas Otamendi a regalare la vittoria all'Albiceleste con un gol al 63'. Questa vittoria nel leggendario fortino del calcio brasiliano a Rio de Janeiro ha permesso all'Argentina di restare in testa alle qualificazioni sudamericane per i Mondiali del 2026 e di ritirarsi su dopo la sconfitta per 2-0 contro l'Uruguay giovedì, la prima dopo il titolo mondiale vinto in Qatar. Il Brasile dal canto suo sprofonda nella crisi, con la terza battuta d'arresto consecutiva dopo aver perso con la Colombia e l'Uruguay. Gli uomini del ct Fernando Diniz scendono al sesto posto, ultimo sinonimo di qualificazione diretta al Mondiale. 

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