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Meloni: Milano-Cortina grande occasione, basta con Calimero

Premier incontra stakeholders a Villa Pamphili. Allarme ritardi

Giorgia Meloni

Redazione Ansa

"Le Olimpiadi saranno la vetrina dell'Italia nel mondo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alle aziende italiane, riunite a Villa Pamphili per parlare del progetto di Milano-Cortina 2026 e favorire future partnership.
    In questi giorni emergono allarmi per i ritardi, e non solo per i Giochi. Ieri il Coni ha annunciato l'uscita dal comitato organizzatore dei Giochi Mediterraneo 2026, spingendo il governatore Emiliano a incalzare il governo per stanziare i fondi, e oggi alla notizia che e' andata deserta la gara d'appalto della pista di bob per Milano-Cortina ha reagito il governo. "E' il mercato, ma siamo fiduciosi", le parole del ministro dello sport, Andrea Abodi, mentre Daniela Santanche', responsabile del Turismo, si dice certa che "l'Italia ce la fara', come e' stato per l'Expo di Milano".
    In realtà, più della questione infrastrutture a essere centrale e' il basso numero di sponsorizzazioni. Così nel pomeriggio mezzo governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, ha incontrato possibili futuri partner a Villa Pamphili, per illustrare il progetto delle Olimpiadi invernali e tutti i possibili vantaggi di una sponsorizzazione. Ai dirigenti di alcune delle maggiori aziende italiane hanno parlato, oltre alla premier, il ministro dello sport, Andrea Abodi, il presidente del Coni, Giovanni Malago'. Presenti dal ministro del turismo, Santanche', a quello dell'agricoltura, Lollobrigida, e anche il responsabile della giustizia, Nordio.
    A quanto si apprende, Meloni ha sottolineato ai suoi ascoltatori che le ""Le Olimpiadi sono una grande occasione per dimostrare ancora una volta al mondo chi siamo" e per ricordarlo "a noi, perché questa è una nazione in cui molti tendono a farsi sopraffare da una sorta di sindrome di Calimero per cui non siamo mai abbastanza, non lo sappiamo fare, non lo possiamo fare. Voi invece lo sapete che ce la possiamo fare perché c'è un'altra parte della nazione che ogni giorno dimostra, nonostante le difficoltà, quello che vale". E ha ricordato quanto cio' significhi "per il nostro sistema economico, per le nostre filiere produttive, per l'eccellenza dei nostri prodotti, del nostro sistema industriale".
    In mattinata, Abodi aveva invece espresso fiducia sui ritardi.
    "Quando si organizza qualcosa di così complesso la preoccupazione ci accompagna giorno e notte, perché per senso di responsabilità bisogna tenere alto il livello delle sensibilità.
    Ma siamo relativamente fiduciosi". I Giochi Olimpici invernali che tra tre anni si svolgeranno tra Lombardia e Veneto registrano ritardi nella realizzazione delle infrastrutture. Per il ministro dello sport, la mancanza di offerte "fa parte dei rischi di un mercato saturo" in quanto "in questo momento ci sono tante opere e tanti cantieri". La soluzione sembra quindi essere "la procedura negoziata che è stata attivata immediatamente di concerto con il Ministro delle Infrastrutture". "Verrà risolto tramite il rapporto con il mercato che è regolato dalle norme ma ci consente di essere più efficaci in via diretta con chi dovrà costruire la pista", aggiunge Abodi. "L'Italia ce la fara', come e' stato per l'Expo di Milano", si dice sicura Daniela Santanche', ministro del Turismo, a margine della presentazione degli Europei di volley.
    "Andato deserto il bando, ora si potrà andare ad una assegnazione diretta", fa eco il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, sottolineando che "è già successo recentemente che un bando per il parcheggio andasse deserto ma lo abbiamo rimodulato, ed è stato assegnato".
    Ieri, invece, il Coni aveva annunciato l'uscita dal comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026. Una decisione del presidente Giovanni Malagò di fronte al "perdurante e irrisolto stato di impasse che ha portato a palesi ritardi nella realizzazione delle opere infrastrutturali" e che "consenta di riprendere il cammino nell'interesse di tutti".
    Il tentativo di sbloccare l'empasse coinvolge anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano. "La uscita del Coni è la conseguenza delle incertezze sul finanziamento dei Giochi da parte del governo", sottolinea il presidente della Regione, ribadendo "la disponibilità a trovare con l'esecutivo un'intesa che consenta a quest'ultimo di rimuovere ogni remora a far fronte agli impegni presi con il Coni, con la Regione Puglia, con il Comune di Taranto e con i comuni pugliesi del Comitato Organizzatore". "Nell'ultima riunione con i ministri Fitto e Abodi - prosegue - la Regione Puglia aveva espresso, a richiesta del ministro Abodi, la sua disponibilità ad integrare il Comitato Organizzatore con le presenze ritenute necessarie dal Governo al fine di sbloccare i finanziamenti, offrendo inoltre la propria disponibilità a versare la somma di 40 milioni di euro di sua competenza non appena assegnata dal ministro Fitto la quota del Fondo di Sviluppo e Coesione".
    "La reazione del presidente Malagó - conclude Emiliano - è dichiaratamente intesa a favorire un'intesa che eviti all'Italia, alla Puglia e a Taranto una brutta figura e un eccessivo affanno nella realizzazione degli impianti necessari allo svolgimento dei Giochi". 

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