Calcio

Busta con proiettile alla Sampdoria: 'Oggi è a salve, domani sarà vero'

Indaga la Digos. Un gruppo di circa 70 ultrà ha anche protestato davanti agli uffici della Erg

Redazione Ansa

Una lettera di minacce accompagnata dal proiettile a salve di una scacciacani è stata recapitata al quartier generale della Sampdoria di Corte Lambruschini. Sulla vicenda indaga la Digos. La busta conteneva oltre al bossolo anche un messaggio scritto a mano in stampatello: "Questa volta è a salve, il prossimo sarà vero". Un gruppo di circa 70 ultrà aveva inscenato una protesta in via Martin Piaggio, davanti agli uffici della Erg. I tifosi hanno urlato slogan, acceso fumogeni e attaccato un volantino con scritto 'Garrone-Mondini vergogna'. Secondo la Digos, questa protesta non sarebbe collegata alla busta con proiettile.

Nei giorni scorsi i tifosi avevano scritto un comunicato contro la famiglia Garrone-Mondini. "Non funziona così - avevano scritto - . Abbiamo la netta sensazione che stiate cercando di scaricare il barile. Pensate veramente di cavarvela così? Dando la colpa a Ferrero e al cda? Voi, famiglia Garrone-Mondini, siete i primi colpevoli di questo scempio. Ferrero? Siete voi che lo avete accolto in pompa magna consegnandogli le chiavi della società. Se l'U.C.Sampdoria sparisce, voi, famiglia Garrone-Mondini, sarete i primi responsabili". Già a novembre gli ultras avevano sfilato per le vie del centro contro la dirigenza e "per prendere duramente posizione contro tutto e tutti quelli che stanno facendo il male della

L'aggressione avvenuta oggi "per opera di un gruppo di sedicenti tifosi della Sampdoria alla sede della Società San Quirico" segna "il superamento del livello di guardia e della soglia di tolleranza del diritto di espressione e di critica". Lo scrive in una nota Edoardo Garrone, ex presidente della Sampdoria destinatario delle minacce contenute nella busta con proiettile inviata oggi. "Il clima che si è originato in città e nella tifoseria, alimentato in modo irresponsabile da alcuni media, oltre che da odiatori da social (siano essi dilettanti o professionisti) - scrive Garrone - ha raggiunto un grado di pericolosità gravissimo. Faccio appello alle autorità, agli opinion leader, ai media e ai responsabili delle organizzazioni di tifosi perché si rientri nei binari di civile convivenza che caratterizza la nostra città. Pur confermando di non avere alcuna responsabilità nella situazione attuale della società Uc Sampdoria, che andrebbe cercata altrove, non contesto il legittimo diritto di critica, pur se indirizzato alla persona sbagliata, ma reclamo il rifiuto di ogni forma di violenza sia verbale sin qui troppo tollerata che, soprattutto, fisica".

"L'U.C. Sampdoria condanna fermamente gli episodi accaduti nella giornata odierna, stigmatizzando ogni forma di intimidazione e violenza e auspicando nel contempo che la delicata situazione del club possa essere gestita nei modi e nelle sedi più opportune". Con una nota ufficiale il club blucerchiato ha risposto ai due gravi episodi accaduti oggi. L'invio di una missiva contenente un proiettile scacciacani indirizzato a Ferrero e Garrone arrivata in sede e la protesta di una settantina di tifosi presso la sede della holding San Quirico della famiglia Garrone, ex proprietaria della Sampdoria, con slogan, fumogeni e volantini.

 

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