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Da Bolt a Neymar, il saluto dei campioni

L'arco di Wembley illuminato dei colori del Brasile. La famiglia: sua eredità è l'amore

Redazione Ansa

L'arco di Wembley, stadio simbolo del calcio mondiale, si è illuminato questa sera dei colori del Brasile, per l'estremo saluto al giocatore più iconico della storia del pallone. "Prima di lui il calcio era solo uno sport: dopo di lui, e' diventato un'arte", il messaggio di Neymar, il 10 della Selecao di oggi.

La notizia della morte di Pele' - dovuta al crollo di organi interni per il tumore contro il quale lottava da piu' di un anno - ha fatto in pochi minuti il giro del mondo. Rendono omaggio Macron e Meloni, ma soprattutto campioni di oggi e di ieri, icone dello sport come Usain Bolt, ("riposa in pace, tue sei Re") o suoi eredi come Kylian Mbappe': "Il Re del calcio ci ha lasciato, ma la sua eredità è per sempre". Ricordano con ammirazione e commozione di esser stati premiati dalle sue mani, con orgoglio, Cristiano Ronaldo e Mourinho. Si inchina con semplicita' il 10 piu' grande di oggi, Leo Messi, che puo' solo dire: "Riposa in pace", postando una foto che li ritrae abbracciati e poi l'esultanza di Pele' al gol all'Italia, nella finale di Messico '70. Gianni Infantino, presidente della Fifa, rende omaggio in mome del calcio mondiale: "Pelè e' immortale: per sempre con noi".

L'Ajax posta la foto di Pele' accanto a Cruyjff, il Milan quella del brasiliano con Giovanni Trapattoni, che lo marco' in un'amichevole tra Milan e Santos. Dal presidente Figc, Gabriele Gravina, alla federcalcio inglese (la cui nazionale interruppe la serie di tre Mondiali di Pele', nel '66), l'inchino del mondo del calcio e' unanime, e chiunque appare troppo piccolo a petto del gigante. Cosi', oltre alla commosse parole di Neymar, il saluto più forte è quello postato dai figli, accanto alla foto del papa' sul profilo Instagram a nome Pelè: "Nel suo viaggio Edson ha incantato il mondo con il suo genio nello sport, fermato una guerra, realizzato opere sociali in tutto il mondo e diffuso quella che più credeva essere la cura per tutti i nostri problemi: l'amore". "Il suo messaggio oggi diventa un'eredità per le generazioni future. Amore, amore e amore, per sempre".  

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