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F1: Leclerc scaccia fantasmi e torna a vincere ORDINE DI ARRIVO E CLASSIFICHE

Charles più forte dei capricci Ferrari, tre sorpassi a Verstappen

Redazione Ansa

Charles Leclerc su Ferrari ha vinto il GP d'Austria di F1 davanti alla Red Bull di Max Verstappen ed alla Mercedes di Lewis Hamilton. Dopo cinque gare Leclerc è riuscito a tornare sul podio, con il gradino più alto in Austria. Per il pilota monegasco è il terzo successo stagionale, dopo il Bahrain e l'Australia, mentre la Ferrari ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva. Grazie alla vittoria nel GP d'Austria Charles Leclerc è risalito in seconda posizione nel mondiale piloti, scavalcando Sergio Perez, oggi ritirato. Il ferrarista, a quota 170, insegue Max Verstappen con uno svantaggio di 38 punti. ORDINE DI ARRIVO E CLASSIFICHE

E' stato un Gran Premio d'Austria straordinario per intensità ed emozioni quello che Charles Leclerc ha vinto senza dominare, ma da campione vero, nel feudo Red Bull dello Spielberg, al temine di 71 giri densi di colpi di scena, duelli e sorpassi. Il pilota monegasco ha dovuto superare tre volte Max Vertappen, suo rivale nella corsa al titolo - una prima dopo il via, le altre dopo i rispettivi pit-stop - per averne finalmente ragione. E nel finale ha sudato freddo, quando un problema all'acceleratore ha rischiato di beffarlo, mandando a monte la splendida gara che aveva costruita fino lì. Terzo è giunto Lewis Hamilton (Mercedes), con un distacco di oltre 41", autore di una gara conservativa e mai nel vivo della lotta.

 La Rossa avrebbe potuto cogliere una clamorosa doppietta se la power unit di Carlos Sainz non fosse andata in fiamme (durante il 57mo giro) mentre lo spagnolo - in quel momento terzo - era impegnato nell'inseguimento di Verstappen e gli stava recuperando decimi su decimi. E' così sfumato un uno-due che nella sfida Ferrari-Red Bull sarebbe stato pesante, anche per il morale. Con 11 GP da disputare, Leclerc ha comunque riguadagnato il secondo posto nella classifica piloti, con un ritardo di 38 punti sul leader Verstappen (208 contro 170).

 

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F1: Austria; Sainz rompe il motore, fuoco dalla Ferrari

Sergio Perez (oggi ritiratosi dopo un contatto con Russell al primo giro) è terzo a -57, Sainz quarto a -75. "Grazie ragazzi, ma quanta paura" sono state le prima parole di Leclerc, rivolte via radio al proprio box, subito dopo il traguardo. Sceso dalla sua monoposto ha poi confermato quello che la telemetria aveva anticipato, ovvero di aver avuto negli ultimi giri "un problema con l'acceleratore, che si bloccava sul 20-30% di potenza", rimanendo aperto con evidenti problemi in frenata, "specie nelle curve lente". "Che bella battaglia con Max - ha detto ancora il ferrarista - avevo un ottimo ritmo, sono davvero contento. Dopo le ultime 5 gare senza podio volevo dimostrare di cosa sono capace. Io mi mostro sempre positivo, ma stava diventando difficile...". L'altra faccia della medaglia Ferrari è stato lo spettacolare guasto tecnico che ha acceso di fiamme il motore e poi il cofano di Sainz: "Dovremo analizzare cosa è successo a Carlos. Dispiace per una potenziale doppietta che era alla nostra portata - ha ammesso il team principal Mattia Binotto - Vuol dire che sull'affidabilità c'è ancora da lavorare. Però possiamo gioire per la seconda vittoria di fila che ci lascia ben sperare per il prosieguo del mondiale". Anche se ha mancato il quarto successo in casa Red Bull da quando è al volante del marchio austriaco, Verstappen è apparso comunque abbastanza soddisfatto: "Abbiamo sofferto con il bilanciamento e con il grip, sia davanti che dietro e con entrambe le mescole - ha spiegato l'olandese, acclamatissimo dai 50mila connazionali sulle tribune - Il secondo posto quindi è prezioso, abbiamo massimizzato una giornata storta. La Ferrari? Non mi ha sorpreso, era veloce anche sabato".

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