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Riecco l'Inter, Inzaghi: 'Dietro al Milan ma lotteremo'

Marotta frena su Dybala: 'Opportunità, ma in attacco noi a posto'

Redazione Ansa

L'Inter si prepara a ripartire, con un Lukaku e non solo in più nel motore. Domani sarà infatti il primo giorno di raduno per i nerazzurri, intanto però ad aprire la stagione 2022/23 per il club sono stati l'ad, Giuseppe Marotta, e il tecnico, Simone Inzaghi, intervenuti in conferenza stampa per fare il punto sulla situazione. A partire dal mercato, con la situazione Dybala al centro delle attenzioni anche dei tifosi.
    "Dybala rappresenta una opportunità ma siamo a posto nel settore offensivo. Rimane rispetto verso un giocatore con cui mi lega un particolare affetto", ha spiegato Marotta. Il reparto offensivo nerazzurro, al momento, con il ritorno di Lukaku è particolarmente trafficato: servirà, in sostanza, almeno una uscita per riaprire il tema Dybala. "Gli attaccanti saranno quattro, il quinto può essere un giovane ma non Pinamonti - ha aggiunto Inzaghi -. Dybala lo conosciamo tutti, inutile stare qui a parlare del giocatore che ha grandissima qualità. Noi oggi abbiamo sei attaccanti in rosa: Lukaku, Lautaro, Dzeko e Correa più Pinamonti e Sanchez. Non è corretto parlare di giocatori che non sono sotto contratto con noi".
    Il mercato, così, tiene banco. Un mercato che ha riportato a Milano Lukaku, per Inzaghi "un grandissimo colpo nonostante il nostro attacco sia stato il migliore della passata stagione. Con Romelu c'era un ottimo rapporto anche lo scorso anno". Senza dimenticare, però, il rischio di un sacrificio in uscita: "Skriniar il big sacrificato? Sono in una botte di ferro, conoscete i nostri dirigenti e sapete come lavorano. Oggi Skriniar è un giocatore dell'Inter, arriverà il 10 in ritiro, da qui a dire cosa accadrà è difficile. Lo abbiamo visto lo scorso anno con Lukaku, ma posso promettere che il 13 agosto l'Inter sarà competitiva", ha aggiunto il tecnico nerazzurro. Anche perché, come spiegato da Marotta, al centro resta il tema sostenibilità: "Non dobbiamo farci spaventare da una parola quasi abusata e cioè sostenibilità finanziaria, è necessaria per dare continuità al club ma non vuol dire non essere competitivo".
    Il tecnico ha anche parlato della possibile alternanza tra i portieri: "Il titolare è Handanovic. Onana è il futuro dell'Inter, dovrà dimostrarmi di meritarsi tutto ciò che di bene si dice di lui. Novità tattiche? Qualcosa studieremo, si parla di Onana ma la società ha preso due giovani importanti come Bellanova e Asllani e non dimenticherei Mhikitaryan, un giocatore che mi è sempre piaciuto".
    D'altronde, l'obiettivo è tornare subito a vincere. "C'è rammarico per lo scudetto e speriamo sia la volta buona. Non mi nascondo, partiamo dietro il Milan e con altre squadre lotteremo fino alla fine", ha proseguito Inzaghi. "Scudetto perso dall'Inter? Non lo so, so che siamo molto orgogliosi di quanto fatto e cercheremo di migliorarci: siamo l'Inter e abbiamo il dovere di vincere". Parole a cui ha fatto eco anche Marotta: "L'asticella deve essere molto alta, non bisogna aver paura di perdere ma il coraggio di vincere. Anche quest'anno ci presentiamo con l'obiettivo di vincere perché abbiamo dimostrato di essere competitivi".
   

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