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Germania, Lipsia vince la Coppa col Friburgo

 Primo trofeo ad una squadra dell'ex Ddr a 30 anni dalla riunificazione

Redazione Ansa

Il pullman scoperto che attraversa il centro di Lipsia tra un mare di bandiere biancorosse per festeggiare la vittoria nella coppa di Germania è una prima volta che una parte del Paese, quella che era la Ddr, aspettava da oltre 30 anni. La riunificazione non per tutti ha cambiato la vita, anzi, e i motivi per sognare e cercare una rivincita, se pur piccola, sono ancora vivi. A riuscirci, a vendicare in qualche modo decenni di scarsa considerazione, se non di aperto disprezzo. è l'RB, la squadra che nel 2009 il colosso delle bevande analcoliche ha costruito quasi da nulla, attirandosi anche l'avversione generale da parte del mondo calcistico teutonico, che ha le sue radici a 'Ovest' ed è attaccato alle tradizioni.

La vittoria ai rigori allo stadio Olimpico di Berlino è anche una sorta di sberleffo a questo atteggiamento, visto che la squadra sconfitta. il Friburgo, è un esempio di azionariato popolare con i tifosi che sono sempre stati in prima linea nel condannare tutto quanto l'RB rappresenta. Basti dire che il club ha imposto alla federcalcio tedesca il divieto di utilizzare il proprio logo vicino a quello del RB Lipsia su prodotti e gadget ufficiali in vendita in occasione della finale. E sugli spalti, quando i giocatori e il tecnico italiano del Lipsia, Domenico tedesco, alzavano la coppa, i tifosi del Friburgo hanno alzato un enorme striscione con scritto "Rb M..da". La Coppa è finita però a spasso sul pullmann biancorosso, tra le mani di giocatori che l'hanno inseguita per tre finali negli ultimi quattro anni e conquistata rimontando lo svantaggio di 0-1 in dieci contro 11 per arrivare ai supplementari e ai rigori decisivi. Una finale degna di una storia lunga, sofferta e complicata, che ha avuto un lieto fine. Chi coltiva ancora l'Ostalgie' avrà motivo di rallegrarsi, ma intanto i fan del Lipsia, considerati quasi dei paria nel panorama delle tifoserie di Bundesliga, ora possono andare a testa alta.

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