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Cagliari in B tra veleni, sarà rivoluzione

Tifosi contro Giulini, che se la prende per le voci di cessione

Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini

Redazione Ansa

Sarebbe stata rivoluzione, quasi certamente, anche in caso di salvezza, se fosse arrivata la vittoria a Venezia. Sarà sicuramente rivoluzione, in casa Cagliari, ora che bisogna ripartire dalla B. E' la seconda retrocessione del Cagliari nell'era Giulini: il presidente aveva cominciato la sua avventura alla guida del club nel 2014/15 con un 18/o posto. Stesso piazzamento e stesso numero di allenatori che si sono alternati in panchina, tre, in questa stagione.
    Squadra contestata dai 700 tifosi che hanno seguito Joao Pedro e soci anche a Venezia. "Andate via da Cagliari" hanno gridato ai giocatori a testa china sotto la curva.
    E molti andranno davvero via. Per la B ci sarà un ringiovanimento, ha fatto capire Giulini a fine gara dopo essersi scusato in conferenza stampa con i tifosi. Il nome dell'allenatore sarà deciso dopo la conclusione dei playoff della Primavera: solo allora si conoscerà il destino di Agostini, che difficilmente, però, dovrebbe restare. Chi ha mercato e richieste andrà via: sarà difficile rivedere in rossoblù in B giocatori come Joao Pedro, Nandez e Cragno.
    Andranno via anche Keita, Strootman e Dalbert. Via per fine prestito pure Lovato, conferma molto improbabile per Baselli.
    Ceppitelli e Lykogiannis sono a fine contratto: Cagliari sembra un capitolo già chiuso. Anche Walukiewicz e Pereiro potrebbero cambiare aria. In serie B si riparte da Carboni, Altare, Obert, Deiola. E forse anche da Grassi e Pavoletti. Promozione in vista dalla Primavera per Kourfalidis, Luvumbo e Palomba.
    Intanto sul web monta l'ira dei tifosi. Una scritta di contestazione contro Giulini era apparsa già nelle settimane scorse in centro. E anche la curva aveva attaccato il presidente rossoblù a più riprese durante le ultime gare in casa. "La sfortuna non c'entra, è una retrocessione meritata - tuona un tifoso su Facebook e la B del prossimo anno sarà molto difficile: ci sono Genoa, Parma, Venezia, Brescia, Benevento, Frosinone, Perugia". Qualcuno si sofferma anche sullo scontro televisivo Giulini-Caressa (con il presidente che ha smentito voci di cessione) e assegna la vittoria al giornalista: "è stato l'unico che gli ha detto la verità in faccia". 
   

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