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Serie A: Vlahovic evita il rigore poi segna, Fiorentina vince

Cagliari battuto 3-0, ma sul dischetto va Biraghi

Redazione Ansa

 La Fiorentina travolge il Cagliari con tre reti e torna al successo dopo due ko di fila: Biraghi su rigore e Gonzalez nel primo tempo, Vlahovic a inizio ripresa su punizione.  La cronaca 

 

Proprio l'attaccante serbo era il giocatore più atteso, dopo aver rifiutato il rinnovo con il club viola molti si chiedevano come sarebbe stato l'impatto con un Franchi di nuovo gremito (20.000 spettatori) e gli ultrà tornati in curva Fiesole: a parte qualche fischio durante il riscaldamento Vlahovic durante la gara non è stato oggetto di contestazione ma la tifoseria viola è rimasta sorpresa quando sul dischetto, per battere il rigore assegnato al 21' del primo tempo sullo 0-0 per un fallo di mano di Keita (Banti ha richiamato l'arbitro Rapuano al var) si è presentato Biraghi anziché Vlahovic, il primo rigorista della squadra (in questo campionato 3 su 3). Dopo un veloce confronto con i compagni il serbo dai labiali ha detto rivolto a Torreira 'non me la sento', Gonzalez ha provato a convincerlo ma alla fine è stato il capitano Biraghi a calciare e a portare in vantaggio la Fiorentina sugli 11 metri, corsa sotto la Fiesole, applausi del pubblico, Vlahovic si è un po' fermato prima di esultare sotto la curva e poi è corso abbracciato a Biraghi verso Italiano. Lo stesso è accaduto quando il numero 9, che si è battuto molto insieme alla propria squadra andata al riposo col doppio vantaggio (di Gonzalez il momentaneo 2-0), ha timbrato il tris con una precisa punizione dal limite (7° gol viola stagionae): ha sprigionato la sua gioia correndo verso la panchina per abbracciare l'allenatore e farsi travolgere dai compagni mentre lo speaker intonava il suo nome e molti spettatori facevano altrettanto.

Italiano si era raccomandato alla vigilia: per tutta la gara i tifosi devono sostenere la squadra poi alla fine possono applaudire o criticare. E al fischio finale sono stati solo applausi per questa Fiorentina che ha dominato un Cagliari brutto e senza anima tanto che il punteggio avrebbe potuto essere ancora più rotondo. Sia nel primo che nel secondo tempo i viola hanno macinato gioco e costruito azioni trascinati in particolare da Saponara preferito a sorpresa a Callejon e schierato a sinistra. Il numero 8 viola ha colpito l'incrocio dei pali e innescato Gonzalez, posizionato a destra, per il secondo gol. La squadra sarda, con il tandem Joao Pedro-Keita in attacco, è parsa la controfigura di quella che aveva battuto con merito la Sampdoria nell'ultimo turno: mai pericolosa (Terracciano non ha fatto una parata), fin da subito in difficoltà davanti alla manovra rapida e avvolgente della Fiorentina. Dopo un cambio forzato (fuori l'ex Caceres per infortunio) Mazzarri ha provato a dare la scossa con quattro sostituzioni nella ripresa ma è bastato a cambiare il verdetto del match sempre in mano agli uomini di Italiano che in classifica hanno superato la Lazio prossima avversaria.

 

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