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Serie A: Milan domina Lazio e va in vetta, Ibra è subito gol

Kessie sbaglia un calcio di rigore nel recupero del primo tempo

Redazione Ansa

Vola il Milan che batte la Lazio, conquista la terza vittoria consecutiva, supera il primo esame contro una delle 'sette sorelle' candidate al titolo e affianca il Napoli in testa alla classifica. Una prova di forza e qualità quella dei rossoneri che si portano avanti con Leao al termine del primo tempo, sbagliano un rigore con Kessié nel recupero e sigillano il risultato con la rete di Ibrahimovic nella ripresa. Ci mette solo cinque minuti l'attaccante svedese a firmare il tabellino nel delirio dei 36mila tifosi presenti a San Siro. Treccina da samurai, deciso a tornare a festeggiare con il pubblico dopo quattro mesi d'assenza per infortunio, Zlatan si prende la scena ed è una delle notizie positive per Pioli. Questo Milan non è solo Ibra ma averlo recuperato in tempo per il ciclo di fuoco che attende i rossoneri è fondamentale, soprattutto per la gestione emotiva del ritorno in Champions League. la cronaca

E come dice Pioli dopo la sfida: "Ibra non invecchia mai". La Lazio invece fa un passo indietro, gioca a ritmo troppo basso, manca in aggressività. Sulla carta i biancocelesti avrebbero dovuto obbligare Maignan agli straordinari, ma nella realtà nonostante una formazione molto offensiva impensieriscono poco la coppia Romagnoli-Tomori. Al contrario la retroguardia biancoceleste si fa trovare scoperta, quasi ferma, in occasione dei due gol rossoneri. La rete di Leao che sblocca la partita, dopo una bella triangolazione con Rebic, mette in mostra le difficoltà di Acerbi e compagni. Immobile non fa la differenza, anzi si fa anticipare nella propria area da Kessié e commette fallo. Rigore concesso con l'ausilio della Var ma l'ivoriano sbaglia e colpisce la traversa, beccandosi anche qualche buu razzista da parte degli ultras della Lazio. Tifosi protagonisti in negativo anche nei confronti di Bakayoko - come già accaduto nel 2019 - a cui dedicano un coro razzista all'ingresso in campo. Sarri, molto polemico con l'arbitro, nervoso tanto da battibeccare anche con Pioli durante la partita, viene espulso dopo il fischio finale perché se la prende con Saelemaekers in un momento di tensione in campo, urlandogli "devi portare rispetto". Troppa tensione per una partita molto delicata ma non decisiva. Pioli invece può gioire per l'ennesima ottima prova di Tonali, una diga a centrocampo, per la rete di Leao che dà morale al giovane attaccante molto propositivo, per i passaggi decisivi di Rebic in occasione dei gol. Poi c'è Ibra, che non ha novanta minuti nella gambe, ma psicologicamente sposta gli equilibri delle partite. Il Milan, che fa tanti cambi per gestire le energie ma non si disunisce mai, arriva così nel miglior modo possibile al debutto in Champions di mercoledì contro il Liverpool. Domenica c'è la Juventus a Torino, altro scontro diretto, ma non è un azzardo dire che il Milan ci arriva meritatamente con i favori dei pronostici. Gli otto punti di vantaggio sui bianconeri erano difficilmente pronosticabili ma i rossoneri continuano a dimostrare di non essere più una sorpresa, bensì una squadra che può lottare per la vetta. 

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