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Serie A: Lazio-Sampdoria 1-0

Ai biancocelesti basta un gol di Luis Alberto. Doriani poco concreti

Redazione Ansa

Settima vittoria nelle ultime otto partite. Settimo gol di Luis Alberto sul settimo assist di Milinkovic Savic. Così Simone Inzaghi pesca il numero giusto e dimentica la bruciante sconfitta contro l'Inter. Ora lo aspetta una montagna da scalare, ovvero la squadra campione del mondo, il Bayern Monaco che martedì arriverà all'Olimpico per l'andata degli ottavi di Champions, intanto porta a casa una vittoria importante anche se arrivata con più fatica del previsto, un po' com'era successo già contro il Cagliari. La Sampdoria, troppo rinunciataria nel primo tempo, negli ultimi venti minuti ha letteralmente assediato la porta di Reina ma non ha cavato un ragno dal buco ("mi pare che Reina non abbia fatto parate", ha ammesso con onestà Ranieri), così per la Lazio la rete nel primo tempo di Luis Alberto, al termine di una bella azione, è bastata per vincere. Anche quando sono entrate le riserve al posto dei titolari, e il livello qualitativo della squadra biancoceleste si è abbassato (Akpa Akpro e Muriqi, che si è 'divorato' un gol, si sono molto impegnati, ma più di tanto non possono dare), la Lazio ha resistito, trascinata da Luis Alberto e dal solito Milinkovic Savic, da Acerbi baluardo della difesa e nonostante la presenza di Lulic, schierato dall'inizio ma che assolutamente non è ancora pronto, essendo rientrato dopo più di un anno di assenza.

Non benissimo neppure Immobile, ma essendo anche lui umano è normale che a volte non faccia la differenza con i suoi gol. Insomma, nonostante il calo dei suoi nel secondo tempo Simone Inzaghi si gode il bicchiere mezzo pieno, e pensa già al prossimo impegno, ovvero al Bayern, nel segno di una Champions, quella della prossima stagione, da raggiungere (con questa vittoria è stata scavalcata la Juventus) anche se nel frattempo si andrà fuori contro i tedeschi campioni in carica. Di sicuro alla Lazio rimarrà il rimpianto, e anche oggi Inzaghi lo ha sottolineato, di non poter vivere questo grande appuntamento assieme ai tifosi, che avrebbero riempito l'Olimpico. Dopo che Luis Alberto si era già reso pericoloso, e Audero aveva messo una pezza, la Lazio passa al 24': Milinkovic offre un filtrante allo spagnolo, che si infila in area e colpisce sul secondo palo. Decisiva una leggera deviazione di Yoshida. Poco dopo la squadra di casa ha l'occasione per raddoppiare, ma Immobile prima sbaglia, poi in un'altra circostanza trova la replica di Audero. Nella ripresa Ranieri cambia tattica, chiedendo ai suoi di spingersi di più in avanti, avvicenda Yoshida e Ramirez con Bereszynski e Yankto, poi decide di affidarsi anche al talento di Damsgaard (esce l'ex laziale Keita). Ma il risultato non cambia, e anzi è la Lazio che recrimina per l'occasione sprecata da Muriqi. I blucerchiati cercano di replicare, insistono verso l'area avversaria ed entra anche Torregrossa al posto dell'ex capitano biancoceleste Candreva, ma l'unico vero brivido sono le proteste per un contatto molto dubbio tra Musacchio e Quagliarella in area. Per Massa non è rigore, e la Lazio porta a casa tre punti.

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