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Covid: Marotta 'iniquità da Asl, intervenga Spadafora'

Ad Inter: 'alcune fermano nazionali in bolla, altre no'

Redazione Ansa

"C'è un forte rammarico: invoco l'intervento del ministero dello sport. Questa situazione è iniqua, porta a un'alterazione della regolarita' delle competizioni". Cosi' Beppe Marotta, ad dell'Inter, interviene al telefono con l'ANSA sul caso degli stop non uniformi della Asl ai convocati dalle nazionali: a Roma una Asl ha fermato quelli giallorossi, l'altra ha dato via libera ai laziali. "E' assurdo che le ASl si comportino in modo diverso da Roma 1 o Roma 2, o da Milano a Firenze - ha aggiunto Marotta - Fermo restando che ci sono i protocolli rigidi e che giustamente tutti dobbiamo rispettarli, c'e' la zona d'ombra nella mancanza di centralita' di questa gestione: e ogni Asl diventa centrale nella gestione dei club. Diventa ancor piu' di rilievo il mio allarme di qualche giorno fa, con la richiesta di ridurre gli impegni delle nazionali".

I 13 giocatori della Fiorentina convocati dalle rispettive nazionali non potranno rispondere alla chiamata: l'Asl della Toscana non ha autorizzato la loro partenza per raggiungere i vari ritiri. Il motivo sta nel fatto che la squadra viola, per la positività riscontrata a Josè Callejon nei test effettuati alla fine della scorsa settimana, è attualmente 'in bolla' e questa situazione durerà almeno fino a domenica prossima.

I quattro convocati della Roma dall'Italia, per ora, restano nella Capitale. Per Bryan Cristante, Lorenzo Pellegrini, Leonardo Spinazzola e Gianluca Mancini, infatti, manca ancora il via libera della ASL dopo i casi di positività di Dzeko e Boer. Una situazione che potrebbe subire comunque cambiamenti nelle prossime ore, ma un discorso a parte va fatto per Spinazzola che, in accordo con la Nazionale, per il momento resterà a Roma a prescindere dalla Asl, in attesa degli esami strumentali dopo il risentimento all'adduttore accusato nella gara con il Genoa

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