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Il Cio ufficializza: 'Un mese e poi si decide, anche per il rinvio'

Il presidente Bach: 'Le vite umane hanno la precedenza sui Giochi'

Redazione Ansa

I Giochi di Tokyo si avviano verso il rinvio. Anche il Cio alla fine ha dovuto cedere: dopo aver resistito e confermato per giorni che non c'era alcuna fretta di decidere sui Giochi alla luce dell'emergenza coronavirus che nel frattempo era diventata pandemia, il comitato esecutivo, convocato d'urgenza di domenica da Thomas Bach, per la prima volta parla chiaramente del possibile - e altamente probabile, a questo punto - slittamento delle Olimpiadi.

"Si va verso un rinvio dell'Olimpiade di Tokyo, che si terrà comunque nel 2020", la decisione presa dal Cio e anticipata dall'ANSA: nessuna cancellazione e comunque l'intento di far disputare tutto entro l'anno. Il Cio ora si è preso quattro settimane per studiare tutte le soluzioni e definire le nuove date: tra gli scenari al vaglio, lo slittamento di un mese, nel periodo già fissato per le Paralimpiadi (25 agosto-6 settembre), ipotesi questa fortemente sponsorizzata dal premier giapponese, Shinzo Abe. Ma c'è anche la possibilità di uno slittamento a ottobre (9-25) nello stesso periodo dei Giochi nipponici del '64. Al di là della suggestione storica, il rinvio in autunno - che piace molto al sindaco di Tokyo - consentirebbe di mantenere nella capitale anche le prove di maratona e marcia, che il comitato organizzatore aveva dovuto ricollocare a Sapporo a causa delle alte temperature attese in estate a Tokyo.

Ogni decisione sarà comunque presa in pieno accordo con il Giappone: "Il Cio avvierà discussioni dettagliate per completare la valutazione del rapido sviluppo della situazione sanitaria mondiale e il suo impatto sui Giochi olimpici, compreso un eventuale rinvio", spiegano da Losanna. "Le vite umane hanno la precedenza su tutto, inclusi i Giochi - ha scritto Bach agli atleti - Pertanto abbiamo reso il nostro principio guida per salvaguardare la salute di tutti i soggetti coinvolti e per contribuire a contenere il virus. Spero che alla fine di questo tunnel che stiamo attraversando, senza sapere per quanto tempo, la fiamma olimpica sia la luce".

Paltrinieri: "Io mi alleno, ma il Cio decida presto" - "Noi vogliamo andarci alle Olimpiadi e io sto continuando comunque a pensare che si facciano ad agosto. Proseguo ad allenarmi anche se non è facile". Gregorio Paltrinieri, olimpionico del nuoto, guarda a Tokyo 2020 con speranza ma non poche incertezze. "Se dovessero decidere di farle nelle date prestabilite - dice all'ANSA - significherebbe che la situazione sarà migliorata. Ma non sappiamo se ad agosto questa emergenza sarà passata e oggi sarebbe forse giusto rimandarle. Ma mi fido del Cio, che deve decidere presto: ora serve prontezza di risposte soprattutto verso gli atleti".

Lupo-Nicolai: "Niente fretta, è presto per decidere" - "E' presto per decidere sulle Olimpiadi. Fa bene il Cio a prendere tempo". Lo dicono in coro Daniele Lupo e Paolo Nicolai, coppia d'argento del beach volley a Rio 2016. "Piacerebbe anche a me avere certezze, ma in questo momento sarei egoista. Le olimpiadi sono molto distanti e per il Cio è presto per decidere", dice Nicolai all'ANSA. "Sono d'accordo - aggiunge Lupo - non si può chiedere di decidere ora. Loro ci dicono che molto probabilmente si faranno. Mi sento di continuo con Malagò, è positivo e di lui mi fido ciecamente".

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