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Champions: Lione Juventus 1-0

Tremila tifosi attesi dall'Italia nonostante le rigide restrizioni

Redazione Ansa

Anche quest'anno la Juventus dovrà risalire la china negli ottavi di finali. Dodici mesi dopo lo 0-2 contro l'Atletico Madrid, i bianconeri partono di nuovo male nella fase a eliminazione diretta, arrendendosi (0-1) al Lione. Senza nulla togliere ai meriti della squadra che Garcia sta cercando di riportare in alto, è colpa soprattutto della Juventus la quinta sconfitta stagionale, la prima in Champions. Anonima e quasi mai pericolosa nei primi 45', prova a risollevarsi nella seconda parte, ma non riesce mai a farsi davvero bella. Vano anche il forcing finale, con il trio Dybala-Higuain-Ronaldo. E nel grigiore finisce pure CR7, dopo le tante prodezze nel campionato italiano. La Juventus di Sarri sembra ancora un cantiere aperto, con il passo lento, il gioco infarcito di errori, giocatori fuori posizione, scarsa convinzione. Il Lione parte a sua volta titubante, temendo la fama dell'avversaria, ma dopo 20' la sferzata è la traversa di Ekambi, su calcio d'angolo, in anticipo sulla difesa bianconera dal calcio d'angolo. Da quel momento i francesi dettano legge e i bianconeri svaniscono, per tutto il tempo. Si trovano in 10, con de Ligt a farsi medicare una ferita alla testa rimediata in un groviglio in nera, una tacchettata di Alex Sandro., al 31', quando Aouar, il migliore dei francesi, affetta la difesa bianconera e da fondo area scodella il pallone: a centro area Tousart colpisce male, ma il suo tocco spiazza ugualmente Szczesny. Preso il gol e recuperata la parità numerica di uomini in campo, la Juve non riesce a scuotersi, Sarri si infuria, ma neppure Ronaldo cambia corso alla partita: dopo due cross da sinistra che nessun compagno aveva sfruttato, la sua punizione dalla posizione preferita si infrange sulla barriera. La Juventus deve accontentarsi di non incassare il secondo gol per gli errori di mira di Ekambi: dei due tiri del camerunense, il primo nasce da un malinteso fra Pjanic e Bonucci su un retropassaggio del bosniaco. I bianconeri provano a correggere la rotta nel secondo tempo, ma continuano a non brillare. La palla-gol più nitida è un sinistro al volo di Dybala (24' st) dopo un liscio di Rabiot. Sarri, dopo avere sostituito lo spento Pjanic con Ramsey, torna al tridente più prestigioso mettendo Higuain, reduce dalla lombalgia, al posto di un deludente Cuadrado, mentre Garcia si copre un po' sacrificando una punta, Ekambi, avvicendato da Terrier. La Juventus passa al 4-2-3-1, quando Sarri butta nella mischia Bernardeschi al posto di Rabiot, ex Psg fischiatissimo dal pubblico di Lione ma mai davvero in partita. Un sinistro alto di Ronaldo e una capocciata sbilenca di Higuain precedono la protesta di Ronaldo (38'st) per un presunto fallo di Denayer in piena area. La Juve super-offensiva adesso spinge e mette pressione ai francesi, facendo scricchiolare la difesa di Garcia ma fatica ad arrivare al tiro. Dybala segna (42') ma per qualche centimetro è in fuorigioco. Lo stesso argentino poi viene tenuto per la maglia in area da Guimaraes, ma per l'arbitro Manzano non c'è neppure un dubbio da risolvere al Var. Nell'ultimo minuto c'è un invasore solitario, la partita si ferma per una manciata di secondi prima dell'ultimo, infruttuoso, assalto dei bianconeri che dovranno ribaltare la sconfitta il 17 marzo a Torino.

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