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Roma replica a Totti, la sua percezione lontana dalla realtà

Su ipotesi cambio proprietà:Scenario delicato,Pallotta non vende

Roma replica a Totti, la sua percezione lontana dalla realtà

Redazione Ansa

 Amareggiati per le dimissioni, comunicate quando ancora si era in attesa di una risposta all'offerta da direttore tecnico, ma soprattutto stupiti dalle dichiarazioni rese durante la conferenza stampa al Coni. La replica della Roma a Francesco Totti è affidata a un comunicato in cui si sottolinea che "nonostante comprendiamo quanto sia stato difficile per lui decidere di lasciare la Roma dopo trent'anni, non possiamo che rilevare come la sua percezione dei fatti e delle scelte adottate dal club sia fantasiosa e lontana dalla realtà".
    Da Trigoria, poi, si affrontano anche i ripetuti riferimenti di Totti ad un suo possibile ritorno con l'insediamento di una nuova proprietà, "in aggiunta alle informazioni raccolte da lui stesso in tutto il mondo circa soggetti interessati al club, ci auguriamo che questa non sia un'anticipazione inopportuna di un tentativo di acquisizione: scenario che potrebbe essere molto delicato in considerazione del fatto che l'AS Roma è una società quotata in borsa". "La proprietà non ha alcuna intenzione di mettere la Roma in vendita adesso o in futuro" fa sapere il club di James Pallotta, che comunque augura "a Francesco buona fortuna per quello che deciderà di fare".
    Di certo, visti gli inevitabili strascichi che comporterà l'intera vicenda, la Roma avrebbero preferito continuare ad avere Totti tra le proprie fila. "Il club è estremamente amareggiato nell'apprendere che Francesco ha annunciato di lasciare la società e di non assumere la posizione di direttore tecnico - spiega la società -. Gli avevamo proposto questo ruolo dopo la partenza di Monchi ed eravamo ancora in attesa di una risposta. Riteniamo che il ruolo offerto sia uno dei più alti nei nostri quadri dirigenziali: una posizione che ovviamente richiede dedizione e impegno totali, come ci si aspetta da tutti i dirigenti all'interno del club". "Eravamo pronti a essere pazienti con Francesco e ad aiutarlo a mettere in pratica questa trasformazione da grande calciatore a grande dirigente - conclude la Roma -. Il ruolo di direttore tecnico è la carica in cui credevamo potesse crescere e in cui ci siamo proposti di supportarlo durante la fase di adattamento".
   

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