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Lazio Atalanta, finale Coppa Italia è show

Immobile e Zapata per emulare gol vincenti Lulic e Domenghini

Coppa Italia, finale: Lazio-Atalanta

Redazione Ansa

Da Lulic a Immobile o da Domenghini a Zapata? La Coppa Italia giunge mercoledi' al capolinea con l'inedita sfida Lazio-Atalanta, rivincita del ko all'Olimpico dei biancoazzurri che si sta traducendo in Champions per i bergamaschi, e si cercano i possibili protagonisti. Sono due finaliste impreviste ma con pieno merito che raccoglieranno il testimone del poker di successi juventini. Ma se l'Atalanta ha brindato in Coppa solo nei lontani anni '60, la Lazio e' una presenza costante visto che negli ultimi 21 anni ha collezionato 5 trionfi, uno piu' di Inter e Juve, oltre a due recenti ko coi bianconeri.
    L'esito della sfida e' in equilibrio perche' la Lazio sembra tornata in carreggiata dopo vari sbandamenti e lo zoccolo duro dei suoi uomini chiave (Acerbi, Lulic, Leiva, Luis Alberto, Immobile, oltre al nuovo protagonista Correa) puo' sopperire all'assenza probabile di Milinkovic. La banda Gasperini e' una macchina da guerra gioiosa e implacabile e vuole lasciare il segno col suo pressing impetuoso, la fusione armoniosa dei suoi gioielli d'attacco Gomez, Ilicic e Zapata. Entrambi i tecnici cercano il primo successo in Coppa: Inzaghi lo ha ottenuto da giocatore nel 2000, da tecnico ha perso la finale di due anni fa. Per Gasperini e' la prima finale dopo tanta gavetta.
    L'unico alloro ottenuto finora dalla regina delle provinciali e' il trionfo in Coppa Italia nel 1963 con un 3-1 al Toro a San Siro grazie a una tripletta di Angelo Domenghini, all'inizio della sua splendida carriera che l'avrebbe portato all'Inter, allo scudetto col Cagliari e alla finale azzurra contro Pele' all'Azteca 1970. Due le finali perse: con Gentile e Prandelli in squadra ha perso nel 1987 col Napoli di Maradona mentre nel 1996 il team di Mondonico, con Bobo Vieri, Morfeo e Montero, ha fatto cilecca con la Fiorentina di Batistuta.
    La Lazio e' nell'aristocrazia della Coppa Italia con sei vittorie e tre finali perse. Ma nell'ultimo ventennio ha fatto meglio di tutte, distribuendo i suoi cinque successi contro il Milan di Weah (1998), l'Inter di Baggio (2000, decisivo Simeone), la Juve di Conte e Lippi (2004, doppietta Fiore), la Sampdoria di Mazzarri (2009, rigore vincente di Dabo) e, fiore all'occhiello, la Roma di Totti e De Rossi schiantata nel 2013 dal gol di Lulic.
    Per l'Atalanta l'accoppiata Coppa Italia-Champions puo' essere il top della sua storia con il successo del 1963, la semifinale di Coppa delle Coppe 1988 con Mondonico, il quarto posto con Gasp nel 2017. Ma l'impronta di solidita' del club lombardo e' antica, tanto che nel bilancio di lungo periodo in campionato (82 anni) e' in vantaggio di cinque vittorie (34 a 29) sulla Lazio con quattro gol segnati in piu' (121-117). La stagione strizza l'occhio alla Dea, vincitrice all'andata con gol lampo di Zapata e al ritorno col perentorio 3-1 complice anche la sciagurata prova di Wallace. Per la Lazio si tratta di salvare una stagione non in linea con le precedenti di Inzaghi.
    L'invasione dei 20 mila ospiti cerchera' di pareggiare il vantaggio del fattore campo. Ma l'Atalanta ha mostrato quest'anno che sa essere implacabile soprattutto in trasferta.
    

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