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Astori: medici indagati, giovedì interrogatorio dal pm

Pioli: "Sofferenza ulteriore". Nardella, famiglia merita verità

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Redazione Ansa

Sono stati convocati per giovedì prossimo in procura a Firenze i due medici indagati per omicidio colposo nell'inchiesta sulla morte del capitano della Fiorentina Davide Astori.

Giorgio Galanti, ex direttore del Centro di medicina sportiva dell'ospedale fiorentino di Careggi, e Francesco Stagno, direttore sanitario dell'Istituto di medicina sportiva di Cagliari, sono stati raggiunti da un avviso a comparire la scorsa settimana. Loro le firme sui documenti che, in tempi diversi, hanno certificato l'idoneità sportiva del calciatore. Tuttavia secondo la perizia nelle mani degli inquirenti, condotta dal professor Domenico Corrado dell'Università di Padova, l'idoneità sarebbe stata concessa ad Astori nonostante fossero emerse anomalie tali da rendere necessari ulteriori approfondimenti, in occasione di esami cardiologici eseguiti a Cagliari, dove il difensore ha giocato tra il 2008 e il 2014, e a Firenze. 

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 In particolare, gli elettrocardiogrammi sotto sforzo avrebbero rivelato campanelli di allarme, delle spie che qualcosa nel cuore del calciatore non funzionava come doveva e che pertanto sarebbero state necessarie indagini più approfondite. Sugli sviluppi delle indagini ha parlato anche l'allenatore della Fiorentina Stefano Pioli: "Al momento non ne sappiamo molto, quindi è difficile dare dei giudizi. Sicuramente è una sofferenza ulteriore per l'ambiente viola e in particolare per la famiglia di Davide". Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella: "Io credo - ha detto - che la famiglia di Astori e la città meritino tutta la giustizia possibile, e meritino di conoscere la verità su questa scomparsa così tragica che ancora oggi noi piangiamo"

Astori morì il 4 marzo scorso a Udine. Due le perizie effettuate, una disposta dalla magistratura della città friulana, secondo la quale il calciatore avrebbe sofferto di una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, l'altra da quella fiorentina dopo il passaggio dell'inchiesta nel capoluogo toscano. I risultati di quest'ultima consulenza, svolta dal professor Domenico Corrado dell'Università di Padova, tra i massimi esperti in materia di morte improvvisa per problemi di natura cardiaca, avrebbero portato alla decisione di iscrivere nel registro degli indagati i due medici poi destinatari degli avvisi di garanzia 

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