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Malagò: 'Nuovo taglio di 2,6 mln per il calcio'

"Da subito ho detto che non ci si rendeva conto della gravità e delle peculiarità dell'insuccesso sportivo della Nazionale"

Il presidente del Coni Giovanni Malago'

Redazione Ansa

"Siamo attenti al portafoglio, non viviamo nelle nuvole. Riusciamo a mantenere il livello di contribuzione dell'anno precedente. Il calcio avrebbe dovuto avere una somma decisamente inferiore per i criteri attuali: ha avuto una lievissima riduzione, di 2,6 milioni. Si tratta di una scelta condivisa dalla giunta. Nessuna punizione dunque. La cifra era diversa ma abbiamo dato un segnale di rispetto". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a conclusione della giunta nazionale che si è tenuta a Bari. "Altre risorse andranno in più al pattinaggio a rotelle, al carling; seguendo criteri meritocratici - ha proseguito - al canottaggio dove siamo la prima federazione al mondo, alla scherma, al tiro a volo. Il provvedimento è stato votato all'unanimità". "Il mondo del calcio - ha proseguito - deve essere grato alla saggezza della giunta. La riduzione per il calcio poteva essere molto più importante". "Bisognerà parlarne con i nuovi interlocutori istituzionali, dopo le politiche. Quello che è certo, malgrado i tagli degli ultimi tempi - ha concluso - è che il bilancio della Figc è migliore di qualche federazione che ha problemi finanziari e magari spende il 70-80% delle risorse per mandare i propri atleti a gareggiare in giro nel mondo". 

"L'assemblea della Lega di Serie A? Ho avuto informazioni da chi era presente. Le caselle da riempire sono molte. Non si risolve tutto con un nome e per me sarebbe sbagliato esprimere giudizi su eventuali candidati. Allo stato ci sono soggetti che vogliono capire chi saranno i propri compagni di viaggio".

"Da subito ho detto che non ci si rendeva conto della gravità e delle peculiarità dell'insuccesso sportivo della Nazionale. Ognuno di noi ha vissuto a seconda dell'età delle esperienze di vita, determinate estati con il calcio. Il 1966, il 1970 in Messico, la finale del 1994, il 2006: adesso una o due generazioni non vivranno questa esperienza.  Il problema - ha aggiunto - non è solo dal 15 giugno al 15 luglio prossimo in Russia. E' quello che succede anche nel 2022: bisogna sempre qualificarsi, e i mondiali si faranno a Natale.
    Non ci sarà lo stesso tempo dell'estate. La prossima estate del calcio sarà nel 2026". 

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