Ciclismo

Giro: oggi tutti in fila sulla via Emilia

In volata da Forlì a Reggio Emilia per la prima volta in autostrada

Nairo Quintanace

Redazione Ansa

La 12/a tappa del 100/o Giro d'Italia, in programma domani da Forlì a Reggio Emilia, su una distanza di 229 chilometri, può essere definita piuttosto varia. La corsa si snoderà lungo assi viari storici, fra i quali perfino la vecchia autostrada del Sole, scorcio del tutto inedito per il mondo del ciclismo. Dalla pianeggiante e rettilinea via Emilia alle insidiose strade appenniniche, i corridori dovranno affrontare due salite non impegnative nella prima parte: la prima porterà, dopo 62,9 chilometri, sulla Colla di Casaglia, a quota 913 metri, dov'è posto un Gpm di 2/a Categoria; la seconda sul Valico Appenninico, dopo 110,4 chilometri, a 731 metri, per attraversare un Gpm di 3/a Categoria. Dopo il rifornimento di Bilancino, intorno al 90/o km, la corsa entrerà nell'autostrada A1 (gallerie illuminate in salita in discesa).

Usciti dall'autostrada, sul traguardo volante di Sasso Marconi (km 152,6), verranno assegnati 3", 2" e 1" di abbuoni (il primo traguardo volante di giornata è invece posto dopo 96,7 km, a Barberino del Mugello); da quel punto la carovana viaggerà su un percorso piatto, fatto di strade larghe e rettilinee, intervallate dalle solite rotatorie nei centri abitati (compreso l'attraversamento di Modena). Così fino al rettilineo finale lungo 350 metri e largo 7. Sei in tutto le province interessate di Emilia Romagna e Toscana: Forlì-Cesena, Ravenna, Firenze, Bologna, Modena e Reggio Emilia.

Il ritrovo di partenza è fissato nel piazzale Aurelio Saffi, a Forlì, il via della tappa è previsto alle 11,40; l'arrivo è ipotizzabile fra le 17 e le 17,30, in viale Isonzo, a Reggio Emilia, dove la corsa rosa approda per la sesta volta, dopo il 1927 (vittoria di Binda), 1947 (Maggini), 1966 (Zandegù), 1983 (lo svedese Segersall) e 2001 (Caucchioli). A Forlì il Giro ha già fatto tappa in nove occasioni: 1925 (Girardengo), 1928 (Binda), 1930 (Guerra), 1937 (Bini), 1939 (Servadei), 1960 (il belga Van Looy), 1977 (il belga Maertens), 2006 (l'austra

   

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