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Scontri alla stadio di Lione, 12 arrestati e sette feriti

Momenti di panico, quando migliaia di spettatori si sono riversati in campo per sfuggire alle violenze e ai lanci di oggetti e petardi da parte dei supporter del Besiktas

Redazione Ansa

Dodici persone, tra sostenitori del Lione e del Besiktas, sono stati arrestati e sette rimaste lievemente ferite ieri sera negli incidenti allo stadio di Lione per la gara andata dei quarti di finale di Europa League. Lo ha reso noto la polizia all'indomani dell'incontro, cominciata con quasi un'ora in ritardo e finito 2-1 per i francesi. Nello stadio si sono vissuti momenti di vero panico, quando migliaia di spettatori si sono riversati in campo per sfuggire alle violenze e ai lanci di oggetti e petardi da parte dei supporter della squadra turca, che hanno provocato due feriti, portati in ospedale. Tutto regolare nelle operazioni di deflusso dall'impianto.

Incidenti erano già scoppiati nel tardo pomeriggio di ieri davanti allo stadio tra i tifosi del Besiktas e le forze dell'ordine. Ci sono stati alcuni feriti tra cui uno steward dello stadio. Altri scontri si sono verificati tra tifosi del Lione e del Besiktas e per disperderli la polizia ha utilizzato dei gas lacrimogeni. Si sono vissuti attimi di panico al punto che alcune famiglie hanno deciso di tornare a casa, rinunciando a vedere quella che è classificata come una partita ad alto rischio. Anche la boutique ufficiale del Lione dello stadio è stata danneggiata da alcuni tifosi turchi, riporta il sito del Parisien. Una volta dentro, il caos è continuato e i tifosi francesi sono entrati in campo per sfuggire al lancio di fumogeni e di oggetti dei tifosi turchi. Il presidente del Lione Jean-Michel Aulas si è recato nel settore dove si sono sviluppati gli incidenti per cercare di calmare gli animi. A breve si conoscerà la decisione se la partita riprenderà e a che ora.

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