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Da Rossi a Pioli, panchine roventi in Serie A

Primo esonerato fu Castori, poi richiamato, l'ultimo Colantuono

Stefano Pioli

Redazione Ansa

Con l'esonero di Stefano Pioli da parte della Lazio, sostituito da Simone Inzaghi, sono sette le panchina di Serie A saltate nell'arco della stagione. In realta', pero', sono molti di piu' gli allenatori che si sono avvicendati dall'inizio del campionato, in quanto il presidente rosanero Maurizio Zamparini ha alternato alla guida del Palermo Iachini, Ballardini, Schelotto, Viviani, Bosi, Tedesco, fino ad arrivare a Novellino.

Il 28 settembre, il primo allenatore ad essere allontanato nel 2015/16 era stato Fabrizio Castori, allenatore della storica promozione del Carpi nel massimo campionato. Gli subentro' Giuseppe Sannino, a sua volta estromesso il 3 novembre in favore di un ritorno di Castori. Il 28 ottobre, Delio Rossi fu costretto a lasciare la panchina del Bologna a Roberto Donadoni.

Il 10 novembre, un doppio esonero: quello di Giuseppe Iachini dal Palermo, dove arrivò Davide Ballardini, e quello di Walter Zenga da parte della Sampdoria, dove allena da allora Vincenzo Montella.

Il 30 novembre, il Verona decise per il divorzio da Andrea Mandorlini, con la panchina affidata a Luigi Delneri. L'11 gennaio, Ballardini lasciò il Palermo e fu sostituito dal tandem composto da Fabio Viviani e dall'argentino Gulliermo Barros Schelotto.

Il 13 gennaio, la Roma licenziò Rudi Garcia e al suo posto arrivò Luciano Spalletti.  Intanto sulla panchina rosanero si succedettero a bravissima distanza Giovanni Bosi, Giovanni Tedesco, ancora Bosi, quindi di nuovo Iachini e, infine, il 10 marzo, l'ingaggio di Walter Alfredo Novellino.
    Il 14 marzo, dopo una sconfitta con la Roma, l'Udinese sollevò dall'incarico il tecnico Stefano Colantuono, chiamando al suo posto Luigi De Canio.
   

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