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Con Brexit Premier rischia diventare autarchica

Procuratore: 'Per oltre metà giocatori obbligo permesso soggiorno'

Premier League

Redazione Ansa

 Il divorzio di Londra dall'Unione Europea potrebbe avere pesantissime conseguenze anche sul mondo del calcio, con più di 400 giocatori che perderebbero il diritto di giocare nel Regno Unito. Nel referendum del 23 giugno si voterà la permanenza del Regno nell'Unione, una decisione che secondo gli esperti potrebbe cambiare il volto del football di Sua Maestà. "Lasciare l'Ue avrebbe un enorme effetto sul calcio, molto più grande di quanto la gente possa credere - le parole del procuratore Rachel Anderson - Più della metà dei calciatori della Premier League avrebbero bisogno del permesso di soggiorno. Nel breve periodo l'impatto sarebbe forte, ma nel lungo periodo si può replicare che i club sarebbero costretti a puntare sui talenti nazionali". Attualmente i giocatori con passaporto comunitario sono liberi di giocare nel Regno senza alcuna restrizione. Gli extra-comunitari, viceversa, devono rispettare i vincoli previsti dal Ministero degli Interni, il più importante dei quali è che devono far parte della squadra nazionale del loro paese d'origine. Analizzando le prime due divisioni d'Inghilterra e Scozia è stato calcolato che almeno 323 giocatori non rientrerebbero in questi parametri, divenendo di fatto non più utilizzabili dai rispettivi club. Squadre come Aston Villa, Newcastle e Watford rischiano di perdere fino a 11 giocatori dell'attuale rosa.

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