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Luciano Spalletti a Roma, ressa di tifosi a Fiumicino: "Bentornato a casa"

Tifosi: "Sei il numero uno". "Sono contento": le prime parole del nuovo tecnico della Roma

Redazione Ansa

"Sono contento": le prime parole di Luciano Spalletti a Fiumicino appena sbarcato, incalzato da giornalisti e tifosi, entusiasti, nel tragitto, e nella ressa, dall'uscita fino all'auto che lo ha poi condotto a Trigoria. Spalletti, assai sorridente, ha mostrato più volte il pollice in alto.

Ressa all'aeroporto di Fiumicino per l'arrivo del neoallenatore della Roma Luciano Spalletti: decine di fotografi e operatori, oltre ad una cinquantina di tifosi, lo hanno atteso nella zona arrivi nello scalo romano. Spalletti, sorridente, cappotto grigio, sciarpa e cappello nero, ha percorso le poche decine di metri dalla zona arrivi al piano superiore del terminal 3 guadagnando, a fatica, l'uscita scortato da decine di agenti di polizia. I tifosi hanno scandito cori inneggianti al suo nome: "Bentornato a casa", sei il numero uno mister!", gli hanno gridato. Spalletti, dopo aver salutato tutti con un "buongiorno", ha risposto sorridendo: "Numero uno? Mi accontenterei di essere anche il quarto o il quinto". Il tecnico toscano, prima di uscire dalla zona arrivi, era stato accolto calorosamente dalla dirigenza giallorossa che gli ha messo al collo la sciarpa della Roma. Spalletti ha lasciato Fiumicino alle 12.05 a bordo di un Suv bianco diretto a Trigoria. Il neo allenatore della Roma aveva indossato la sciarpa giallorossa, consegnatagli dai dirigenti, poco prima di 'affrontare' la schiera di giornalisti, fotografi e tifosi che lo attendevano nella sala arrivi del terminal 3, così tanti da doversi necessariamente piazzare anche sulla scala mobile vicina all'uscita per poter riprendere il tecnico toscano.
   

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