Passata la prova del nove battendo una Sampdoria non del tutto convinta di riuscire nell'impresa, la Signora si aggrappa al secondo posto in classifica in coabitazione con l'Inter grazie a una gara praticamente perfetta e in regime di ergonomia in modalità economica. Per affrontare la genovese Allegri cambia, Rugani entra dal 1' preferito a Caceres, Lichsteiner sulla sinistra e a centrocampo Hernanes. Davanti la coppia bum bum Morata Dybala. Montella invece, nonostante un centrocampo d'acciaio avversario, non cambia la squadra che ha vinto il derby con Carbonero, Cassano e Eder in attacco. La partita inizia subito con le prove di tiro della Juventus: è Pogba al 9' che da fuori area impegna Viviano e una manciata di minuti dopo Hernanes che si fa vedere tra le linee e spara potente ma centrale.
Ma il gol è nell'aria, la partita ha da subito l'impronta degli uomini di Allegri: al 17' Pogba al volo mette la palla nell'angolino con una realizzazione perfetta. Lo scontro di gioco involontario tra Morata e Soriano porta all'uscita del capitano blucerchiato per problemi fisici e la conseguente sostituzione con il giovanissimo Ivan (che andrà a contrastare Pogba) fa zittire il Ferraris. L'assenza del calciatore che si è spesso dimostrato fondamentale nelle strategie d'attacco della Samp si dimostrerà per il prosieguo della partita un problema. Cassano ci prova anche se la Juve concede pochissimo spazio alla manovra doriana: il talento di Bari vecchia inventa una struttura fantasmatica per Fernando che viene atterrato al limite da Bonucci. La punizione calciata da Fernando non cambia la storia della prima parte della gara e la Sampdoria continua a far fatica a superare il centrocampo blindato dei bianconeri che non sembrano risentire dell'assenza di un regista di razza come Marchisio. La pausa non porta consiglio a Montella. Anzi: dopo appena 60 secondi al secondo gol della Juve. Un'azione che nasce ancora una volta da Dybala che s'inserisce tra le linee e vede arrivare Khedira. Il tedesco riceve il pallone e supera d'esterno Viviano. Partita senza storia, la Juve mette in campo plasticità, tattica e un'eleganza che rasenta lo snobismo. La Samp da parte sua non sembra in grado di competere. Tra i giochi di prestigio di Hernanes e Pogba cui si oppone in più modi Viviano, si fa vedere Cassano con un paio di magie che non trovano sponde come al 15' st: Fantantonio disegna una parabola perfetta per Eder che di testa , a pochi metri da Buffon, riesce a mettere fuori. Gol sbagliato gol quasi subito: il fronte si rovescia immediatamente e ancora una iperbole di Pogba mette alla prova Viviano che para e subito dopo ancora Morata che scheggia il palo alla sinistra del portiere. Ci vuole una magia di Cassano che al 19' st riapre la partita con il primo gol dal suo ritorno in blucerchiato: riceve dal limite, scambia largo con Carbonero che gli restituisce palla: il colpo precisissimo del barese s'insacca nell'angolino basso alle spalle di Buffon. Esplode lo stadio e la Samp sembra svegliarsi da un letargo mortifero. Montella inserisce Muriel al posto di Barreto Velenosa la coda della partita con ammonizioni a raffica nei 4' di recupero: la Samp ci prova ma proprio non ci riesce, la Juve ribalta il fronte. Moisander si fa espellere per una pessima entrata su Zaza mentre Cassano discute animatamente con Allegri per parole che gli arrivano dalla panchina. Nel finale Chiellini salva sulla linea l'ultimo disperato tentativo della Samp di pareggiare. Avessero giocato sempre così i blucerchiati non avrebbero nulla da recriminare.
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